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PROBLEMAS MISIONALES 329 L'apostolato m1ss10nario e l'Azione Cattolica trovano ancma queste bar– riere che non é facile distruggere. E nee'essario che la dottrina del V angelo si diffonda di phi, che si conoscano e difendano i veri diritti della persona umana, che si predichi la vc:ra ed universale frat•ellanza cristiana. Missionari e fedeli devono occuparsi di questo importante problema, ma forse con maggiore successo possono far penetrare n•ella massa i sani principí:, gli stessi fedeli del luogo, perché conoscono meglio l'indole, la mentalita, la psicologia del loro popolo. I rapporti reciproci delle caste n'elle scuole, nelle fabbriche, negli uffici, nel commercio, nei centri operai, ecc., possono nella p>ratica essere piú efficaci che il predicatore in chiesa dov'ei mol ti non mettono piede. L'Azione Cattolica in tutte le sue forme e manifestazioni, faré'i il possibile per sopprimere queste barriere. 2°) ll Na::ionalismo esagerato. -- Neffattualita esistono uomini di lerghe vedute che tollerano ogni religione; ma non si <leve nascondere che c'é pure una fo·rte tendenza a scuotere ogni esotismo. Il nazionalismo 1 .::sagerato guarda con sospetto tutto quanto viene dall'estero, e cosi pensano che la religione cattolica sin una importazione occidentale. N•el campo religioso !'India con– serva ancora una mentalita autarchica e rimane persuasa della superioríta dell'Oriente sull'Occidente. "Il Dott. Ambedhkar nel 1936, parlando dei suoi sessanta milioni di s'eguaci in cerca di una religione, disse che abbracciare il Cristianesimo significherebbe snazionalizzarsi. Percio appunto d'intesa con il Dott. Moonje, Presidente del Mahasabha Indu, si é deciso di abbracciare il Sikhismo, il quale conserva la tradizione e la cultura indianG. La storia della 1•eligione e del popolo indiano mostra che sin dai tempi Yedici l' anima dell'Indú é piena della brama di conoscere e contemplare Dio, una brama che non puo essere soddisfatta se non nella rivelazione di Cristo. Ma e necessario che la verita venga p>resentata secando la sua mentalita, e la religione e i ríti sacri non distruggano la sua cultura e i suoi costumi legittimi e buoni e spesso anche lodevoli. .. (8). Un giusto e sano adattamento s'impone assolutamente. L'apostolatc, senza alterare la purita della fedc 'e della morale, <leve adattarsi all'ambiente, rispet– tare tutti i valori etici, storici, culturali, artistici che sono patrimonio di un popolo. La Chiesa nel suo spirito universale accetta qnanto di vero, di buono, di bello e di santo si trova nell'Oriente. 11 missionario porta nelle terre di rnissione oltre il credo, anche la ciuitas cristiana, e per la fondazione di essi che si impernia sulle scuole, sugli ospizi, sugli ospedali, sulle, tipografi'e, sull'arte e su un'appropríata urbanistica. L'attivita missionaria nei tempi pre– senti tende a lasciare i metodi antichi di conquista e ad usare della mo<l'erna strategia dell'adattamento, per giungere casi al piú bel frutto del!' evangeliz~ zazione univ'ersale. L'opera missionaria non e contraria alla cultura indigena. 11 medesimo Pandit Nehru "e del parere che come la conversione al cristianesimo dei Greci e dei Romani non fee'e perdere ai loro discendenti il giusto orgoglio per le glorie passate, casi la conversione dell'India non avrebbe impedito (e dun– que non impedirebbe) la sopravvivenza d'el suo retaggio culturale per dare al (8), Cf. C. CosTAl\TI:'>I, J;arte cristia1w 11elle Jlissio11i, púg-s. 2G4, noma, 1940.

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