BCCCAP00000000000000000000392

PROBLEMAS MISIONALE.3 327 comun'e, del fronte unico per difendere la Chiesa cattolica dalle correnti co– muniste e dal nazionalismo esagerato che qua e lá sorgono. E certo che il Governo Centrale e la Costituzione proclamano la tolleranza religiosa, ma i Governi di alcune provinci'e, ad esempio quella di Madrás e di Bihar, creano delle difficoltá molto serie alle minoranze cristiane in materia rel.igiosa, nell'insegnamento ed in altri settori della vita social•e. Alla Gerarchia Indiana preoccupano i nuovi problerni che si presentano nell'India Indipendente e tratta di risolverli colrettivamente. N ella Conferenza dei Vescovi cattolici dell'India in Bangalore, tenutasi da! 14 al 20 ottobre 1945, l'Arcivescovo di Verapoly, Mons. Attipety, parló dell'Azione Sociale, nec'es– sitá urgente per combattcre: il comunismo che ha gii1 fcderazioni di operai per tufü¡ India, Monsigno·r Mathias, Arcivescovo di Madrás, pres'entó un magni– fico lavoro sopra l'Azione Cattolica, esponendo !'origine, i compiti e lo statuto della rnedesima. Trattó dell'applicazione dei principi di Pio XI all'lndia, del carattere apolítico che deve avere l'Azione Cattolka e le relazione ;::he dev'e osservare con altri movimenti cattolici nella parte m'eridionale. Particola>re importanza e attenzione si prestó circa il modo di funzionare dell'Azione Cat– tolica nelle diverse Diocesi, la formazione dei sac'erdoti consiglieri, della pre– parazione nei seminarii, della composizione di un Manuale, della necessita di una rivista speciale. Quest'organo, "Catholic Action", si pubblica a Madrás gi::i del 1946. Grande importanza si diede pure ai movimenti cattolici giovanili come gli Scouts o Esploratori cattolici. Propase poi gli Statuti in sette capitoli e quarantasei articoli che furono oggetto di consulazione e di studio. Fu approvato ed arricchito con diverse risoluzioni pratiche (4). Tutto qu•esto indica l'interesse della Gernrchia per l'Azione Cattolica e la necssitá che si sente dell'unione delie forze del laicato nel lavoro apostolico per la conquista religiosa; perché le organizzazioni forti costituiscono i mezzi– basc per trionfare n•elle moderne battaglie. I cattolici hanno bisogno di istru– zione, di formazione, di direzione e dell'aiuto della Gcrarchia, e questa deve a sua volta prestarlo con generositá, affinché l'azione comun'e del laicato, nelle diverse manifestazioni di cooperazioni di all'apostolato sia efficace e perma– nente. 11 30 gennaio 1948 Pio XII diresse un'importante Epistola a tutto il V•es– covato cattolico dell'India sull'Azione Cattolica nella quale ricorda quello che ha fatto la Gerarchia durante questi ultimi anni per promouverla; accenna al momento dedsivo della storia nazional'e e quanto puó fare quest'organizza– zione guidata dalla Gerarchia. Raccomanda le organizzazioni esistenti, la soli– darietá fraterna, la formazione solida dei cooperatori, il numero sempre crescente di uomini, donn'e e giovani che, ubbidienti alla voce del Supremo Pastore e alle direttive dei V escovi, siano diligenti e devoti cooperatori per portare altri alla santa Chiesa cattolica (5). A questo inter'essante documento pontificio rispose il 6 maggio 1948 l'Ar- ,(4) ('f. LEóx LoPETEGn, S. J., Panoramas misionales z¡osbélicos, págs. 28-37, :lS-44, Bilbao, 104fl. (5) Cf. A. A.. S., 104S, XL, púgs. 32S-331.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz