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326 P. PÍO DF ~.IO:'~DREGi\NES imprescindibil'e una stretta collaborazione laica specialmente delle classi coite. Oltre il clero numeroso e zelante-ci diceva un V escovo-abbiamo bisogno di una organizzazione attiva e competent'e dell'demento secolare, dC uomini is– truiti nella fede, capaci di propagarla in casa, nell'ufficio, nella fabbrica, in campagna, con l'esempio e con la parola e con la penna, Non possono esten– dersi le missioni senza il concorso i.:: la cooperazione dei catechisti, dei maestri, delle varie forme di apostolato che possono apportare i laici. In queste condizioni necessaric1mente devono formarsi l'Azione Cattolica ad altre organizzazioni che V'engano in aiuto dei missionari. Gia esistono or– ganizzazioni cattoliche in tutte le Diocesi come le Lt>ghe per le conversioni, Associa::icmi de/le Madri Cristiane. Biblioteche cattoliche-, 'ecc., ma data la distanza e la diversita delle lingue, delle rigioni e dei bisogni il raggio d'attivita e d'influsso non oltrepaEsava generalm•ente i limiti diocesani. Adesso esistono gia alcune organizzazioni che tentano un piano piú am– pio. N el 1931 per iniziativa di alcuni cattolici e con 1' approvazione della Ge– rarchia si fondo l' A.ll India Catholic League ch'e ha relogarmente i suoi Con– gressi nel quali sono convocati circa 500 delegati con 1' assistenza di vari Pre– lati. N ei Convegni si studiano i problemi di attualita, i modi d'intensificare l'apostolato, ecc. preparando in questo modo alla Gerarc.hia il t'err~no per l' organizzazione dell'Azione Cattolica N azionale. Non mane.ano le Congregazioni Mariane in tutte le Diocesi e tendono ad organizzarsi in un piano nazionale e costituiscono un potent'e aiuto con i ca– techisti volontari, i circoli di studio, conferenze e pubblicazioni. Fra i attolici indiani che maggiore influsso hanno esercitato nel paese :n– diano, vanno segnalati Varkey, Ministro dell'lstruzione n•clla Provincia di Madras e persona di alto prestigio nell'insegnamento; L. D. Swamikanu Pillai, morto nel 1925, il primo cattolico indiano che arrivo alla carica di Presidente della Camera Legislativa di Madras, Un'altra piú grande celebrita fu Mahaci'e– va Ayer, nominato Deputy-Collector di Trichinopoly. In Allahabad, M. G. Gilani, dirige il settimanale The social arder che difende i principi sociali del cattolicesimo contro la dottrina comunista, Fra i cristiani militanti meritano speciale m•enzione il Dott. Francesco D'Souza, che fu membro del Consiglio del Vice-Re; la Sgrina Raj Kumari Amrit Kaur, Ministro della Sanita; il Dott. Mathai, Ministro delle Finanzc nel Governo federale dell'India; Maria– das Ruthnaswamy, Vice-Cancelliere dell'Universita ufficiale di Annamalai, membro del Comitato delle Mino'ranze e Presidente dell'Unione Cattolica In– diana, che difende i diritti dei cattolici nel campo político. Hanno considerevole influsso in India e nel Pakistan i Collegi Universi– tari cristiani. Secondo le statistiche del 1948 le: missioni cattoliche hanno 38 Coll•egi universitari con 19.886 alunni. Sebbene in questi centri non si verifi– chino molte conversioni, nondimeno l'influsso e indiretto; perché sono molti degli ex alunni che, col tempo, occupano ca.dche di responsabilita e raggiun– gono posizioni di avanguardia nella vita pttbblica, i quali, per simpatia e grati– tudine verso la Chiesa cattolica, la difendono dagli attacchi n'emici, come si vide nel periodo dell'indipendenza. Innanzi alla profonda trasformazione po– lítica, economica, sociale, religiosa e culturale che sí sta verificando nel t•erri– torio indiano, i cattolici sentono la necessita dello sforzo collettivo, dell'azione
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