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PROBLEMAS MISIONALES 325 esigenze; studieremo dunque insieme le grandi questioni teologiche, canoniche e pratiche, quali ci si presentano nell'India di oggi (3), Considerato quindi l'atteggiamento che in genere ha preso la pubblica auto– rita, possiamo guardare all'avvenire con un fondato e moderato ottimismo. LA MINORANZA CATTOLICA. Leone X1II ne! 1887 stabili la Gerarchia tcclesiastica nell'India con otto Provincie Ecclesiastiche, comprese Goa e Ceylon, 29 Diocesi e Prefetture suffraganee ed il num'.:ro totale dei cattolici arrivava circa a 2.300.000. Attual– mente le circoscrizioni ecc!esiastiche defflndia sano 59 e 21 affidate al clero indigeno; e dei 5.500 sacerdoti ch'e lavorano nel paese, 3.850 sano indiani. Non meno, consolante é la cifra delle vocazioni femminili, poiché delle 11.700 Teligiose, piu di 7.00() sono indigene. II numero clei cattolici al principio ci'el secolo era di 2.000.000; ne! 1930 il numew clei cattolici ascendeva a 3.000.000; attualmente arriva a 5.100.000, clei quali 150.000 ne! Pakistan. Nondimeno questo consolant'e aumento di cattolici, in un territorio che ha piú di 400 milioni di abitanti (India-Pakistan) resta una minima percentuale. E si eleve ancora osservare che la maggioran::a di questi abitano al sud; un rnezzo milione appartiene al territorio portoghese del Goa e 2 milione ;,llo Stato di Travancore. Si puó dire che il 73 % dei cattolici incliani abitano al sud della linea Goa– l\fadras. La maggioranza delle vocazioni indigene fioriscono nella parte meri– dionale, dove si trovano anche quasi tutte le diocesi affidate ai Vescovi e ;,\ clero del paese. Invece ne! nord dell'India i cattolici sono pochissimi in proporzione ;,lla populazione, perché a ppena si arfi,¡ a a uno fra 500 abitanti. N é essi sono equamente clistribuiti, poinché 316.500 appartengono alla cliocesi di Ranchi e 173.000 a quella di Bombay. Da ció risulta che sono circa 700.000 cattolici dispersi per l'immensa regione che va dall'Afganistan a Birmania e da! Tib'et, in linea immaginaria, a Goa-Madras. Per evangelizzare tutta !'India, la Chiesa canta soltanto 5.500 sacerdoti distribuiti in proporzioni molto diverse. A sud della linea immaginaria Goa– Madras, e' é un sacerdot'e per 13.000 abitanti; invece nel ·resto dell'Inclia ia proporzione é di uno per 163.000 abitanti in media. Se prendiamo poi alcune Diocesi in particolare, e peggio ancora; per esempio Allahabad, ha un sacer– dote per 526.000 abitanti; Patna uno per 400.000; Agra, uno per 338.000; La– hore, uno p'er 323 milia e casi molte altre. Soltanto la cura delle cristianita gia formate richiede un numero molto maggiore di sacerdoti. LA COOPERAZIONI DEL LAICATO. Essendo il numero dei sacerdoti tanto esiguo in paragone alla massa di popolazione, diventa piú che mai necessaria la cooperazion'e dei laicato. Per risolvere il problema missionario, non e sufficiente formare missionari, é anche (B) Cf. A!}cn,.ia l11f<'r1u1ei(J11al Fidcs, 4 de frbn>i•o d•· Hl30,
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