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302 P. PÍO DE MO;s;DREGANES 6) Qu.'\LI FURONO I RISULTAT! PRATICI PER LA MISSIONE DEL TíBET. Stabilita la questua per il sostentamento della l\ilissione tibet3na le cose praticamente non migliorarono molto, perché da una parte la S. Congr. di Prop. Fide diminui molto le sue personali offert'e (23) e dall"altra parte quelle del Messico, che seguivano la lunga strada delle Filippine non giungevano sempre reHolarmente, ne abbondanti nel Tih'et. E' un fatto incontestabile pero che dal Messico i Cappuccini ricevettero elemosine e sussidi e ch•e i Missionari Ji atttndevano. E' certo pure che i Cap– puccini continuarono a ricevere detti sussidi anche quando essi dovettero ri– tirarsi da! Tibet propriamente detto ne! 1745. Peró n•elle lettere inedite di P. Giuseppe da Rovato, Prefetto Ap. del Ti– bet, ho trovato un passo molto esplicito e anche forte che ci fa vedere chiara– mente come era trascurata ancora guesta l'viissione e mi piace citarlo: '·Io al ved-ere questa freddezza in Roma per la sussistenza di questa si povera e fa– ticosa Missione scrissi una lettera al S. Padre (Clemente XIV) mostrandoli come e quanti erano Ji fondi nella IvHssione e che questi dovevano piuttosto esser'e cresciuti che diminuiti nelle questue che si erano fatte ncl i\.Iessico. Invece ... " (24). Del resto e una prova evidente il fatto che andava a cercare elemosine ai Protestanti "per sussistenza della l'víission'e con tanta sua (del Prefetto) mortificazione e con altrettanta vergogna della S. Congr. da cuí credono che non siano mantenuti; la qua! vita non mi sento nemm'eno io piu il coraggio di continuare, molto piú adesso, che ho cercato tutto il cercabile per trovare di fare la grande fabbrica ,della (:!tiesa in Patna, la quale si puó dire con v"erita la Chiesa dci romani fatta dai riformati, perche essi hanno sornministrato quasi tutto il denaro .. (25). CüNCLUSIONE. Bisogna confessare che J'infelice successo della Missione Cappuccina nel Tibet si deve attribuire alla parvita dei sussidi passati ai Cappuccini. Non fu certo l'unica causa, pero abbiamo visto come all'e promesse non ta a 1111 f'OlPgial ,n1nigo :-:uyo. Pll qnP lt1 da <·n<;nta dP la adrnirahlr• f'OtHtuista dPl , a;;to impc•l"io dPl <; rnn 'J'hibPt, y la :\Iisiún qu<' los vaclu•s Ca¡mehinos ri<•npn allí, eon Hus :.;ingularPH ¡irogrpsos hasta Pl l)l'( 1 SPlltP... ·· I1111n·N;sa en 1'H 1 xieo, 170.0, in 8, ¡1úgs. l \'- .p,:_ "\11t·or<' di sottosnh": ··Frad('l'ieo Fonsanrij" sPudúnimo di l'. Fran!'esco d' .\jofrin, vadrP ddla Prov. di Castiglia). c~:l) XPllP l('ttPl"C' illP(lite tli l'. UinS<'!>ll(' da Itonito ('Ol\SPITIÜP llPlL\reh. gPIIP– t"Hle O. l\I. Cap., n. 28 si kgge: " ... Lo stesso Roma ha fntto con gli mrnsidi cki quali dal 17GO inPlusin• fino al 1708 non ha mandato un soldo, e dopo il 17tl8 ha ritir.ati li eapitali Plw prauo al :\IPssi<"o dPstinati al sostPgno d(']ln MissionP eol pretPsto di far pprvPnire piu faeilnwntn Ji snssidi (i quali la no,ltra l\Iissionc rieP,·Pv.a da l\:Ia- 1,ila), ma la 1·,•ritit i· e!H• i 1000 scudi rornani im·irea elw annunlmPntP ricPVP\"íl la uostrn :\lissionP, la 8. Congr. Ji ha ridotti a 400. e enndogli io rnostr.ato a conto ehinro <' sinc•pro l<' stH'SP elw sono irnlis¡H'nsahili ppr snssistcnza d<'lla ::\1issio11e ... mi ha ris– posto dw 11<' an-Phbe assp¡:nati (lOO'º. (2.f) I'. nrn;sEPPE DA UovATO, Lett. i11ed., 11. 28. (23) 11,íd., 11. 2S.

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