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PROBLEMAS MISIONALES 301 tonio da Bertonico, pr'ed. della prov. di Milano, P. Gioacchino da Barcellona e Giacomo da Rierelada, predicatori della prov. di Catalogna, con F. Gio– ,-anni da Bertonico, laico della prov. di Milano sudetta. Partirono detto anno col titolo e qualita di Missionari Apostolici di Propaganda, muniti di pili Brevi, Indulti ecc., ma per cagione della guerra marittima furono obbligati 3 trattenersi molto t'empo in Cadice per aspettare l' opportunita di far vela ,11 Messico. Si presentó intanto l' occasione del nuovo vice-re che doveva cola trasf•erirsi e con esso partirono li due PP. spagnoli, lasciati i tre italiani :n Cadice portando seco tutti i dispacci. Inseguiti li due vascelli del Vice-re dagli inglesi ne predarono uno; e il P. G;ioacchino che trovavasi su detto vascello, lasció dopo pochi giorni di vive.re in mano agli in,¡lcsi. l1 P. Giacomo da Pie– relada si salvó con l'altro vascello alla Vera Cruz, donde passó poi al M•es– sico, e ritornó dopo qualche tempo alla sua provincia. Delli tre italiani ri– masti in Cadice, il p_ Paolo Maria da Matelica e fra Giovanni Battista na Bertonico ritornarono in Italia, ed il P. Antonio da Bertonico passó a Madrid, dovc trovó grosse limosine date da p'ersone pie in sus~idio delle Missioni del Tibet, che si fecero depositare in mano del Signore Tommaso Miconi Geno– vese negoziante e agente della S_ Congr. di Propaganda in Cadice (a dispo– sizione della S. Congr. )¡ dove fra non molto si restitui lo stesso P. Rertonico, e prescntatasi una occasione per il Messico, s'imbarcó a quella volta col P. Lor•enzo da Velez destinatogli per compagno dalla S. Congr. predetta e vi arrivarono feliccmente. Si ritrovaI1C1 adunque anear di presente al l'vlessico íi P. Antonio da Bertonico, p., prov. di Milano (morto nell'anno 1751), e P. Lo– n-:nzo da V elez, pr., prov. An<laluzia (mo·rto). Ncll'anno 1748 sono dalla S. Congr. di Prop. Fide stati spcditi al Tibet, con d'i:creto delLi 18 sett., gli seguenti Padri, ció con decreto per il Tibet, ma pero coll'istruzione di portarsi alla questua ne! Messico: P. Lorenzo da Bra, prov. Piemconte; P. Bcnedetto da Granata, p., prov. Andalusia (morto); F. Lo– Tcnzo da Mentone, prov. Genova (morto in prov.). N ell'anno 1752 sono stati spediti, con decr•eto di Missionari del Tibet, al Mcssico gli PP. seguenti: P. Paolo Maria da Ferrara. p., prov. Bologna (Spe– dita l'ubb. di ritorno il 1735); ritornato in prov. 17ú7; P. Girolomo da Xe– res, p., prov. Andalusia; ritornato in prov. nel 1763. ~el 1762, con decreto delL.1 S. Congr. dato i'8 giugno, fu spedito al Mes– sico F. Ilarione da Bergamo, laico, prov. Br'escia. 1764.--P. Franccsco d'Ajofrin, p., prov. Castiglia; ritornato in Europa nel 1766. F. Fermin d'Olite, bico, prov. Castiglia; ha ottenuto la facolta di passare allo stato di Sacerdote. 1765.-P. Filippo da Portogruaro, p., prov. Venczia; morto per viaggio nella V era Croce 1' anno 1766. 1768.-P. Giu;,tino da Bologna, p., prov. Bologna; non ando altrimenti, perche il regnant'c Carlo Terzo Re delle Spagne ordinó che nessuno italiano potesse pili questuare nel Messico, di dove ritornarono ancora in Italia ne! mese! di ottobre, dell'élnno 1768, il P. Lorenzo da Brá e F. Ilarione da Berga•• mo, per l'ist'esso divieto" (22). (22) HPlazionc in .\.. O. tomo XXI, p(1gs. 347, :l48; citata vi e una fonte pre– ziosa, ma ¡mrtroppo ÍlT<'IH'l'ihile in Italia. PÍO(' "Carta familiar <lP nn sac>cnlotP. Ttt>s¡nH'S-

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