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298 P. PlO DE MONDREGA:--Es Tibet contra la mancanza eventuale di risorse, e permetteva loroJ di attendere, p'er qualche tempo, i soccorsi che sarabbe!o loro inviati daffEuropa (9). Certam'ente i sussidi passati dalla S. Congr. di Prop. Fide non erano suf– ficienti ai bisogni materiali della. Missione, ma non possiamo neppure rim– proverare la S. Congregazione di aver trascurato la J\1:issione del Tibet. Essa aveva molte Missioni alle quali doveva pensare e provvedere e d' altra parte non aveva i fondi necessari per sostentarle tutte come era necessario. Quindi ncl caso della Missione del Tib'et, non potencio soccorrerla convenientemente e nello stesso tempo non volendo abbandonare del tutto quelle regioni, limitó il numero degli Operai Evangelici. In una Congregazion'e particolare "tenute J'anno 1732 attese le angustie d-c:Ilo stato economico della Sacra Conureac1zione impotente a sostenere do– dici religiosi per la sola Missione del Tibet collo sburso annuo di mille scudi; si risolvette, d1•e fosse N ostro Signare (il Sommo Pontífice) supplicato di pronunciare in si grave materia i suoi oracoli, che furono questi: che per allora fino a nuovo ordine drnanessero nelle Missione del Tibet cinque Padri Cappuccini, e ch•e· frattanto avrebbe risoluto ciocche dovesse farsi in questo affare" (10). Diminuiti i Missionari, poco piú tardi S. Congr. di Prop. Fide riduce an– che i sussidi pecuniari a soli 500 scudi romani. Infatti nella Congregazione particolare tenutasi il 19 settembre 1734 "si persistesse ne! s•entimento di non abbandonare quella Missione: ma stante le gravi angustie, nelle quali era in– volta la S. Congregazion'e, si decretó che s'impiegassero, come gia era stato determinato, solamente cinque religiosi, assegnando per essi, compresi Ji viatici, scudi 500, e la risoluzione fu approvata dalla Santita di nostro Si– gnore" (11). Eppure, non ostante che fossero stati ridotti, questi sussidi arrivavano molto irr'egolarmente alla l'viissione, che versava in urave pe-ricolo di essere abbandonata per impossibilita di vita. 3) LAMENTJ DEI MISSIONARI. Come gia accennai 1 sussidi non giungevano regolarmente e neppure integri e i Missionari, specialmente i Prefetti Apostolici, si lamentarono a piú ripres'e presso la S. Congr. di Prop. Fide, perche essi conoscevano e vedevano tutta J'ampiezza del pe·ricolo ch•e ne veniva alla Missione per questo mancato o, secondo loro, trascurato sussidio materiale. P. Felice da Montecchio il 30 settembre 1706 pregava il Cardinale di olmlo. urnquarn ¡,osHint, suh ¡10Pna vrin1tionis offü·ii ... EadPm tanwn S. Congrpgatio dN•laraYit, possp pPrrnitti. ut PatlPm IH'Pnniae summa. aut aliqna Pius lHH't!' P. l'raPfPP– tus, aP i\fissionarii ¡,ro tPm¡>ora nti tantmn Y.alPant in c•asn quo aunua sussidia... non IH:r\·p1H~rint. .. " (!l) LA'C'."\'AY, ITistoire de la ]!issio11 rln 'J'hibet, I, Farís, púg. 35. (10) l'f. A. l/a. /:{agra. UrJ11r11·eya:::io11e de l'ropayanda. Pide deputa ta so¡¡¡•a le J[issionc del Oran Ti/Jet rappresentan:::a de' l'adri Cap¡mcci11i Jlisiona,ri, dello stato presente della. medcssi•11w e riel 111·01-rerlimenti ¡,e,· •1Jwnte11er/a. e acrrcscerla, 17:l.'l, pág. :l3. (11) JliíJ., ¡iúg. :l4.
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