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63 - entre el hombre y El relaciones necesanas, fundadas en su misma naturaleza, no en algo que se le imponga desde afuera. Tales relaciones constituyen el orden Natural. Su Sabiduría infinita lo conoce nece~ariamente; Su Voluntad, esencialmente recta, necesariamente lo quiere y lo manda. De aquí nace la obligación y, como condición suya, el de– recho. Es1::e, pues, recibe su valor (absoluto, moral, nobilísimo) no, como Del Vecchio cree que afirmamos nosotros, ((del hecho un preceptoiJ, «del arbitrio de la divini- dad)), sin fundan1ento racional alguno ( I ), sino de la Na– turaleza misma de Dios, como fundamento primero, y de la del hombre, como fundamento próximo, inmediato. Luego la refutación de nuestro filósofo se reduce a un so– fisma de «ignorantia elenchi)) (2): pue.sl :o que nos atribuye lo que no afirmamos. Pero, si Del Vecchio aduce argumentos tales, se debe a la idea (inexacta y aun falsa) que se ha formado de nues– tra doctrina. Exponiéndola sintéticamente, dice que, según Santo To- (1) "Pcr valutare il principio teologico rispetto al nostro argomento, bisogna avvertire che il tentativo di fondare il diritto sulla divinita si po– tuto farc in due modi e forme distintc. La prima forma e quella che po– tremmo Jire del teologismo semplice. Secando questa dottrina, il diritto si fonda scmplicemente sul fatto della volanta divina, cioe su! supposto co– mando di 11n essere supremo. n... Ben guardando, pero, tale dottnna non risolve il problema, lo h,e1a al punto stesso del realismo, per cuí il diritto si giustifichercbbe sol– tanto per íl fatto di un comando. Secando il teologísmo, questo comando cmancrebbe da un poterc trascendente, invisibile; ma cío non impedisce che i due sistemi logicamente s1 equivalgano. Abbiamo gia detto che il scmplice fatto dell'imposizione non e un criterio di ragione; analogamente possiamo ora dire che il mero richiamo al!'arbitrio di una divinita non ci illumina per nulla sul valore, sul fondamento intrínseco del diritto.)> Obra citada, PP· 332-333. (2) «Nd primo caso (se emana dalla divinita sia pure dalla sapienza, inn,ce che dalla volanta divina), si rinnova la difficolta gia notata a pro– posito del teologismo semplice.l> 06. cit., p. 333.

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