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In quante tappe si dividesse l'itinerario nel costeggiare la riviera ligure occidentale, i documenti a disposizione non dicono. E' indubbio che, sul tratto di mare Genova-Costa Azzurra, la nave fece almeno tre soste, sulle quali si conservano memorie autentiche. La prima fu Savona. S. Lorenzo salì, in ques ta circostanza, al convento dei cappuccini esistente su una verdeggiante collina della città, si recò al Santuario cli N. S. della Misericordia, nella valle ciel Letimbro, a pochi chilometri dal centro urbano? Una tradizione non molto sicura lo lascerebbe credere. Ci sembra sim– patico il pensare che il Santo, supponendo che avesse tempo libero e che le sue precarie condizioni fisiche glielo avessero consentito, sia passato a salutare i suoi confratelli di Savona - e sarebbe l'ultima visita da lui compiuta a un convento della provincia della Liguria, poichè in quelli di Mentone e cli Nizza sembra accer– tato che non abbia sostato in questo stesso viaggio - e si sia spinto al famoso san– tuario savonese della Madonna della Misericordia, a celebrarvi la Messa o a im– plorare la sua materna protezione sulla difficile opera che stava realizzando, per l'ardente e affettuosa devozione nutrita verso la Vergine Madre di Dio. Un particolare, durante la tappa a Savona, è storicamente sicuro. S. Lorenzo cli qui scrisse e spedì una lettera al P. Giovanni eia Venezia, allora visitatore gene– rale in Liguria e in Piemonte, inviato allo scopo di predisporre la separazione e la autonomia delle due provincie monastiche (aprile-giugno 1619), che si trovava a Ceva, terra del dominio dei Savoia. Il Santo confida al confratello il segreto della propria anima: « Io me ne vado in Spagna - afferma - (il testo autografo è irreperibile, ma ne riporta il senso esatto un contemporaneo), per ubbidire alla Santità di Nostro Signore Papa Paolo (quinto), se bene con mio gra nde travaglio per le insidie che mi vengono lese dal Duca di Osuna, sicuro di lasciarvi la vita; ma « Benedictus Deus », io voglio ubbi– dire ... ». Questa importantissima lettera getta luce su alcune circostanze intorno alla missione di S. Lorenzo nella Spagna, compresa la sua morte in Lisbona, che pare avvolta in una certa ombra di mistero... La seconda tappa ebbe luogo a S. Lorenzo al mare, in quei tempi un modesto villaggio cli pescatori, su lla litoranea fra Porto Maurizio e San Remo. E' presumibile che questa fermata dipendesse da esigenze di navigazione, se pure non fosse stata proposta dal Santo per poter celebrare la Messa. Sulla riva ciel villaggio egli compì uno dei tanti miracoli , che ne costellano la vita: la guari– gione da incurabile idropisia di Pellegrina Ardizzone, nativa cli Taggia. La notte di Monaco La terza tappa ciel viaggio cli S. Lorenzo avvenne a Monaco sulla costa fran– cese, tra Mentone e Nizza. In queste due città, in quell'epoca, era aperto un conven– to dei cappuccini della Liguria. Il « luogo » di Mentone rimase alla provincia mona– stica genovese, in seguito allo sm embramento (25 aprile 1619) e quello di Nizza ( di Provenza) venne aggregato alla nuova provincia piemontese. Nei giorni ciel pas– saggio del Santo appartenevano entrambi ai cappuccini genovesi. Sembra decisamente da escludere che S . Lorenzo vi si soffermasse, poichè fu ospitato nel palazzo del principe di Monaco. 84 *

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