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vecchia. Qui con i suoi compagni passa a bordo cli una «tartana» più resistente ai colpi dei marosi. Costeggia la Toscana. Da una fortezza del granduca viene inti– mato l'approdo al bastimento del Santo; ma l'equipaggio continua la navigazione. Allora contro la « tartana » sono sparati due colpi cli cannone, che vanno a vuoto. Seduto sulla prora S. Lorenzo dà segni di tranquillità e di gioia, nella limpida luce ciel mattino, quando approda a Porto Longone, isola d'Elba. Un gruppo di pe– scatori tiran le reti delusi per la magra cattura notturna. Uno di questi, che cono– sceva il Santo, gli si avvicina e gli chiede le benedizione per una buona pesca. L'uomo di Dio, alzati gli occhi al cielo e fatta breve preghiera, traccia un segno di croce e poi dice: « Gettate nuovamente le reti, in nome di Gesù e della Sua Madre, e otterrete la grazia desiderata... ». Le reti son gettate e poco dopo raccolte, grondanti di acqua e ricolme cli pesci. Si rinnovava - notano i biografi - l'episodio della pesca miracolosa del Vangelo. Sbarco a Genova Il viaggio marittimo proseguì senza particolari difficoltà. In un porto della Toscana, che i documenti non specificano, avvenne il trasbordo cln lla « tartana » ad una « feluca» più veloce. La caccia dei vascelli avversari fu infn1ttuosa. Dopo una quindicina cli giorni di navigazione il bastimento col Santo giunse nel porto cli Genova. Era la fine ciel mese di ottobre del 1618. I cappuccini genovesi furon lieti di poter accogliere S. Lorenzo da Brindisi e ospitarlo nel convento della SS. Concezione. Governava la provincia monastica, che allora abbracciava Liguria e Piemonte, il P. Gabriele da Casale ed era superiore della comunità, assai numerosa, il P. Zaccaria eia Manarola. S. Lorenzo da Brindisi era ben noto e godeva cli straordinaria ammira– zione, affettuosa e devota, in Genova e nel territorio ove si estendeva la Provincia dei cappuccini liguri. Nel convento della SS. Concezione aveva fatto una prima rapida sosta sulla metà di luglio del 1603, quando, Generale dell'Ordine, ritornava in Italia dalla Spa– gna. Le « cronache » della provincia ricordano, fra l'altro, che usò un atto di cle– menza verso il P. Valeriano da Pinerolo. Durante il triennio del suo provincialato in Liguria (1613-1616) la SS. Concezione fu Sua sede abituale. Non pochi mirabili eventi sono legati a questa permanenza. Qui fu gradito ospite, per l'ultima volta, nel suo drammatico viaggio cli cui trattiamo. Quanto tempo restò a Genova S. Lorenzo, in questa circostanza? Possiamo precisarlo con relativa esattezza. Se lo sbarco del Santo nel porto di Genova ha la data approssimativa della fine cli ottobre del 1618 ( e si potrebbe fissare con molta probabilità dal 24 al 26 dello stesso mese), e la sua partenza verso la Spagna, via mare, è accertala il 5 aprile 1619, il soggiorno cli S. Lorenzo nel convento della SS . Concezione si protrasse ininterrottamente per poco più cli cinque mesi. Questa affermazione, basata su documenti autentici, obbliga a rettificare opinioni contrastanti cli antichi biografi, i quali ritengono che la permanenza a Genova cli S. Lorenzo fosse limitata da uno a tre mesi. La ragione della lunga dimora del Santo in Genova, che sembra in clisaccorclo col tormentoso pensiero che lo dominava cli proseguire rapidamente il viaggio, * 79
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