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religiosa del convento di Sarzana, luogo di residenza di Fra Secondo, S . Lorenzo da Brindisi. Il religioso, contro il male che t'affliggeva , aveva tentato, sempre inutilmente, varie cure. L'ultima suggeritagli dal medico del convento era di « portarsi ai bagni » con la speranza di un miglioramento. Gli sarebbe stata necessaria la licenza del Superiore della Provincia monastica per eseguire il consiglio del medico, ed il Superiore P rovinciale era appunto P. Lorenzo da Brindisi. Alla richiesta, motivata, del religioso, il Santo rispose: « Siete troppo giovane, figliolo, e volete andare ai bagni?!... ». Il povero frate rimase confuso e turbato dinanzi al suo Superiore Provinciale; ma questi, rilevato il turbamento del confratello, lo interrogò sorridendo sui par– ticolari della sua malattia e lo rasserenò; poi gli disse: « Dove avete i dolori? Qui! -- rispose il religioso, additando il punto dove la sofferenza è più viva. E' qui il vostro dolore? Sì!». Dopo questo rapido colloquio S. Lorenzo recita sommessamente alcune pre– ghiere, pone la sua destra sulla parte dolorante di Fra Secondo e vi traccia un segno di croce. Nello stesso momento ogni sofferenza scompare ed il frate ritmna nella piena vigorìa delle sue energie fisiche. ( Deposizione di Fra Secondo da Stellanello, fratello laico cappuccino, resa al Processo Apostolico celebrato nella sacristia della Metropolitana di Genova nel 1627 ). TAGGIA Potenza di una Reliquia Negli anni 1620-1621 Angela Reghezza da Taggia ebbe a soffrire per alta febbre, diminuzione delle facoltà visive ed altri disturbi, che la obbligavano a restare molto tempo a letto. Nel corso della malattia la visitava ogni tanto, per confortarla spiritualmente, il cappuccino P. Carlo da Taggia. Un giorno la trovò sensibilmente peggiorata. Pensò allora di far ricorso all'intercessione del Servo di Dio Lorenzo da Brindisi, morto nel 1619, del quale conservava un brano di abito già da lui usato. Consegnata la reliquia all'inferma, gliela fece baciare, consigliandola ad avere fiducia nella potenza celeste del santo religioso. Dopo aver recitato una breve preghiera, la donna ha un'impressione di sol– lievo e, passati alcuni minuti, si sente libera da qualsiasi dolore. La vista più tardi le ritorna perfetta. Quando il medico, G. B. Lantero, si recò a visitare l'ammalata, questa gli disse sorridendo: « Ho trovato un rimedio molto migliore di quelli che voi mi date ... ». Il sanitario, consapevole delle gravi condizioni della donna, credette che vaneggiasse, ma dovette poi persuadersi che in realtà era intervenuto un fatto inspiegabile, perchè miracoloso. 72 * ( Deposizione di Angela Reghezza di Taggia , resa al Processo Apostolico celebrato nell'Oratorio di S. Sebastiano in Taggia nel l 627) . 15, Un luogo di miracoli. ( Taggia, Chiostro dei Cappuccini)
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