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Le venne detto che si trovava in città « il padre Brindisi e che per mezzo suo ldclio concedeva grazie molte », il quale cloYeva passare lungo la salita « Costi– gliali » che, in quel tempo, mette\"a all'antico com·ento dei cappuccini, ,·erso il quale era diretto S. Lorenzo, proveniente, con ogni probabilità, dalla chiesa di S. Siro dove poco prima aveva operato il mirncolo sopra r iferito. La Tomasina, abitan te « nei Costiglioli », scende sollecita sulla strada, mentre il Santo sta lentamente salendo, seguì to eia fo ll a di popolo. Alla preghiera dell'am– malata si sofferma e la bened ice. Nel lo stesso momento l'infermità scompare nè più ritorna. - - ( Deposizioni di Jannetta Almerini e di Tomas ina Aicardi, racco lte dal P. Giovanni da Fos-– sombrone, cappuccino, nel febbraio 1625. Cfr. « Quinterno in cui sono descritte le gratie, miracoli operati da Dio per meriti del P. Lorenzo da Brindisi , predicatore cappuccino » .. <\rchivio Provinciale dei Cappuccini di Genova, B b , I, 1 ). - Eventi felici Altri fatti sorprendenti che qui raggruppiamo, per evidente affinità, hanno riferimento a S. Lorenzo eia Brindisi. Li testimoniano le persone inte1essa te e sareb– bero accaduti dopo l'ultima sua permanenza a San Remo (circa l'anno 1615). La consorte del medico Battista Anselmi, di nome Maria del nobile casato dei Palmari di San Remo, dichi arò che, avendo sentito che S. Lorenzo « faceva molte grazie», espresse a persone amiche il desiderio di possedere uno dei faz– zoletti « coi quali egli soleva asciugarsi le lac rime che sparge,·a quando ce lebrava la Messa », allo scopo di ottenere aiuto nelle condizioni preoccupanti in cui veniva abitualmente a trovarsi per imminente maternità. Ebbe il fazzoletto , che conservò con grande venerazione. Le sue speranze non anelarono deluse. Ogni ,·olla che si m·vicinava il giorno di dare alla luce una creatura, si raccomandava all'intercessione cli S. Lorenzo da Brindisi, poneva con fiducia vicino a sè il fazzoletto e, contrariamente a quanto le accadeva prima, tutto procedeva senza dolore e n el modo più soddisfacente. Racconta la stessa signora che una sua amica, chiamata Marcala, moglie cli Fabiano Pesante cli San Remo, godette dell'identica protezione cli S. Lorenzo nella circostanza di una diffico ltosa maternità, applicando il prodigioso fazzoletto che le aveva mandato. Anche la signora Laureta, consorte di Giulio Balestreri di San Remo, testimonia favori ricen1ti da S. Lorenzo da Brindisi. Mentre aspettava un bambino ed era inquieta per precedenti parti disastrosi di due anni innanzi, si animò cli speranza nella protezione elci Sen-o di Dio, che, giw1to da poch i giorni a San Remo, ripartiva, percorrendo con lentezza, perchè trattenuto dalla moltitudine accorsa a vederlo, la strada della « marina ». La donna anelò sollecita su ll a strada e lo aspettò con ansia. Il Santo le si fermò dinanzi, le diede la benedizione e le pose paternamente la mano su l capo. A suo tempo l'evento materno si svolse « mo lto fe li cemente e quasi senza dolore », e così avvenne in seguito per la nascita di « altri tre figlioli». ( Deposizioni di Maria Palmari-Anselmi , di Marola Pesante e di Laureta Balestreri, raccolte dal P. Giovanni da Fossombrone, cappuccino, nel febbraio 1625. Cfr. «Quinterno ... », Archivio Provinciale dei Cappuccini di Genova B b, I, 1 ). SARZANA Una medicina originale Il Fratello Laico cappuccino Fra Secondo da Stellanello, da due anni era colpito da accentuata forma di artrite, quando si recò per la vis ita alla comunità * 71
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