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L'uomo di Dio, non condividendo i sentimenti di ottimismo della signora, palesò un'interna apprensione per il futuro, dinanzi agli eventi ancora sconosciuti, e le rispose mestamente : « Questa non è pace, ma sarà guerra più che mai ». Nella stessa circostanza rivelò alla duchessa imminenti castighi divini che avrebbero colpito alcune persone di elevata condizione sociale, delle quali fece i nomi sotto confidenziale segreto, finchè non si fossero conformate ai prinç:ìpi cristiani nelle loro relazioni sociali e di governo. Le due predizioni di S. Lorenzo da Brindisi ebbero piena conferma. Tre anni dopo gli eserciti spagnoli ripresero le armi con gra\'e danno delle popolazioni inte– ressate, occupando in un primo tempo Vercelli; le persone, poi, segnalate dal Santo provarono l'effetto ben grave dei castighi di Dio. ( Deposizione di Placidi a Spinola, consorte del Duca Carlo Dori a di Genova, resa al Processo tenutosi nella sacristia della Metropolitana di Genova nel 1627 ). Due miracoli ed una profezia Nel tempo che governava i cappuccini della Liguria, in qualità di Provinciale ( 1613-1616), S. Lorenzo da Brindisi compì, fra numerose altre azioni soprannaturali, tre prodigi, dei quali diamo un rapido cenno. La signora Maddalena, consorte di Giovanni Battista Pastore dj Genova, era inferma da alcuni mesi per febbre continua, flusso di sangue e diversi altri mali. I medici la ritenevano ormai senza alcuna possibilità di guarigione. Il cognato della malata, P. Nicolò da Genova cappuccino, pregò S. Lorenzo di visitarla per recarle spirituale conforto, ma con l'occulta speranza che l'avrebbe miracolosamente risanata. Il Santo, per spirito di carità, accettò l'invito. Si recò presso l'inferma nella casa signorile ove abitava e, dopo alcune parole di fiducia, le fece un segno di croce sulla fronte, sussurrò brevi preghiere, e poi le chiese se, in quel momento, morirebbe volentieri. La donna rispose di esser disposta a compiere la volontà del Signore, ma di desiderare ùi vivere ancora un poco per il bene dei figli. L'uomo cli Dio l'assicurò che otterrebbe la grazia della salute e, partendo, la benedisse. Nella camera della malata si trovava w1 piccolo letto di un suo figliolo cli circa quattro anni, trattenuto da indisposizione che tutti consideravano leggera. A richiesta dei famigliari il Santo gli dà la Benedizione, e poi esclama: « Beato fanciulletto, sarai fra poco un angioletto del Signore e andrai in paradiso... ». Nello spazio cli due giorni la madre, già grave, si alzò perfettamente guarita ed il suo bimbo morì. Testimonia G. B. Pastore che tutti i parenti vicini e lontani ricorrevano a S, Lorenzo, quando si trovava in Genova, nelle loro pene e malattie, e ne ricevevano immediato beneficio. Un giorno un altro figlio della donna miracolata, Giovanni Carlo, di pochi anni, manifestò una deformazione al viso d'origine misteriosa, ribelle ad ogni cura. Suo padre, Giovanni Battista, che altre volte aveva sperimentato la potenza sopran– naturale del Santo, incaricò la madrina del bambino di portarlo, in braccio, al convento della SS. Concezione e presentarlo all'Uomo di Dio. Questi lo benedisse e il piccolo infermo in breve tempo ritornò sano. ( Deposizioni di Giovanni Battista Pastore e di Clara Musante, madre della donna miracolata, di Genova, rese al Processo Apostolico celebrato nella sacristia della Metropolitana di Genova nel 1627). La grazia è fatta Da due anni il giovinetto Giannettino Doria, figlio della duchessa Placiclia del casato Spinola e del duca Carlo Daria di Genova, era infermo di male « incurabile e mortale ». 64 :j:

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