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Giunto a casa il fanciullo ripete alla madre Lelia dei Marches i Sauli e ai familiari, il racconto dell a visione che l'aveva tanto impressionato. ( Deposizione del ma rchesino Cesare Giustiniani di Cesare e del domestico Paolo Cuneo, rese al Processo Apostolico celebrato nella sacristia della Metropolitana di Genova nel 1627-1628). Energie in ripresa durante la Messa Le Messe cli S. Lorenzo da Brindisi, celebrate nella chiesa della SS. Con– cezione dei Cappuccini in Genova, o più frequentemente all'altare della cripta sotto il coro dello stesso convento, come in molte altre località, in Italia e all'estero, sono rimaste celebri per alcune singolari circostanze: profonda e affettuosa devozione ciel Santo; sp lendori cli luce intorno al suo viso; lunga durata cli tempo impiegato nella celebrazione, che s i protraeva sovente per varie ore; apparizione, talvolta, ciel Bambino Gesù; copiose lacrime sgorganti per emozione e pietà dai suoi oc~hi, tanto eia bagnare alcuni fazzoletti, che venivano poi conservati per venerazione e diventavano strumento cli molte grazie. Non meno degno cli rilievo il fatto - verificatosi più volte anche a Genova - che S. Lorenzo, affetto eia abituale podagra e spesso costretto all'immobilità ciel letto, quando si apprestava a celebrare vedeva scomparire le manifestazioni della infermità e i dolori eia essa proYocati, e ne restava libero durante il S. Sacrificio; ma appena terminata la Messa, riapparivano e lo tormentavano le sofferenze. Questo straordinario particolare, confidato modestamente dal Santo stesso, cli cui egli si valse per celebrare la Messa, nonostante le ragionevoli opposizioni dei suoi confratelli e dei medici, trova spiegazione in uno speciale clono concessogli eia Dio, come privilegio cli carattere eccezionale. Tutti i testimoni, e fra questi il sanitario ciel convento elci cappuccini della SS. Concezione in Genova, Orazio Torre, considerarono, per intima persuasione, il fatto come soprannaturale. ( Deposizioni del medico Orazio Torre, dei Fra telli Laici cappuccin i inferm ieri Alessandro da Genova, Antonio Bailant, Gio Batta da Cairo M. e del P. Giovanni da Fossomb rone segretario del Santo, rese nel Processo Apostolico celebrato nella sacristia della Metropolitana di Genova nel 1627-162B ). Salvezza in un segno di Croce Il cappuccino P. Ignazio da Genova era gravemente malato nell'Inrcrmeria del convento della SS. Concezione della città natìa . Il medico curante lo aveva dichia– rato ormai senza alcuna speranza. Conosciute le condizioni ciel confratello malato, S. Lorenzo eia Brindisi, eletto da poco tempo Superiore della Provincia monastica (1613 ), si recò a visi tarlo. Lo conforta a sperare, nonostante il suo s taio preoccupante, lo benedice e, tracciandogli sul viso un segno di Croce, pronunzia queste parole: « / meriti della Passione di Cristo della Beata Vergine Sua Madre ti risanino e ti tolgano da questo letto! ». Era la vigilia clell'Immacolata Concezione, che si celebra 1'8 clicemb1·e cli ogni anno. Il religioso si alzò dal letto ed uscì dall'Infermeria perfettamente guarito. ( Deposizione del P. Ignazio da Genova, riportata nelle Cronache della Provincia dei cappuccini liguri, Cronaca BB, pag. 256). Sguardo nell'avvenire Nel 1615, dopo che le armate spagnole in Italia a\"evano sottoscritto w1 trattato di pace in Asti , la duchessa Placiclia Daria cli Genova, ebbe un incontro, in questa città, con S . Lorenzo eia Brindisi, e gli manifestò la propria compiacenza per la fine ciel sanguinoso conflitto. * 63

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