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il trono di Dio». Cert·ezza da consolarne tutta una vita. « E' ben per ciò che Gio– vanni vide lassù quest'arca santissima, dove fu guidata da Cristo medesimo». • Fatto il punto della solennità, S. Lorenzo va alla ricerca delle cause di una così trascendente glorificazione di Maria. Nè, per farlo, si discosta dal metodo seguìto fin qui. Dice: « In cielo la gloria è in proporzione della grazia posseduta in terra: Maria ebbe la massima parte cli grazia : Ave grafia piena, dunque ha in cielo l'eccellenza della gloria». Di quanta grazia Maria sia stata abbellita si deduce da certe figure dell'Antico Testamento e dalla ragione. La \'ergine è come la nube cli Elia: salendo al cielo riempì il Paradiso cli gloria e la terra di grazia. E' il collo del mistico Corpo della Chiesa, il cui capo è Cristo. Noi, in Lui, siamo un solo corpo: come il collo è sopra tutte le membra, e le congiunge al capo; così Maria è Yicina a Cristo, più in alto di tutti i Santi. (L'immagine, un tantino barocca, ma efficace, è creazione di S. Bernardino da Siena. Che S. Lorenzo l'abbia mutuata da lui?). La Madonna è la fortissima torre cli David, la cittadella di Sion, nella quale si trova ogni sorta di armi dei prodi guerrieri, che stanno a significare le virtù dei Santi. E giacchè la Bibbia afferma di altri che furono pieni cli grazia , come di S. Giovanni Battista e S. Stefano, af– finchè non pensassimo a una l'guaglianza con Maria, dice cli Lei che come il giglio eccelle sopra le spine dalle quali è circondato, così Maria sta più in alto delle altre anime elette. La sua santità è al disopra di tutte Je virt1\ e supera quella di ogni pura creatura; la sua grazia trascende qualunque grazia si trovi o possa trovarsi negli uomini o negli Angeli. Infatti splende in Lei la pili perfetta santità nei due suoi aspetti: assenza di vizi e abbondanza di virtù. Queste ch'io presento sono aride affermazioni, che nella vibrante pagina del– l'ardente Cappuccino prendono le cangianti tonalità proiettate dalle parole dei Libri Santi, e riferite a Maria dal costante uso della Chiesa. • Ma ecco che l'intelligenza di questo devotissimo Figlio della Madonna mette le ali. E mentre il lettore frettoloso potrebbe pensare di trovarsi cli fronte a un doppione, a leggere con perseveranza si scoprono profondità abissali che dànno gioia e certe2:za. Penso che l'ultima parte ciel sermone il Santo l'abbia stesa dopo una cli quelle sue Messe trasfiguranti durante le quali, talvolta, la Vergine Madre gli reclinava in braccio il Bimbo Divino. La riferisco nella sua scarnezza vigorosa. Il grado della gloria in cielo dipende dall'amore di Dio verso l'anima, dall'amore dell'anima verso Dio, dalla misura cli dolore sopportato, dal grado cli umiltà. La Madre del Signore fu pili cli tutti amata, amante, addolorata, umile: dunque la gloria sua non ha l'eguale. E' facile vedere come in questo discorso giochino fattori cli eccezionale por– tata; primo fra tutti quello della predestinazione di Maria, illuminato dalla sana ragione teologica con l'accostamento degli altri tre. E c'è da sottolineare come la citazione di Giovanni: Dio ha amato il mondo a segno da dare per esso il suo 58 *
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