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così poca fatica e, spesso, col risultato di aprire vedute su di un mondo nuovo, scoperto appunto nei test i originali. Del resto, sarà bene tenere presente quella parte della Bolla Dogmatica dove il Papa si rifà, giusto, al senso accomodatizio. Si troveranno degli accostamenti rassicuranti. Ma, portato via dal discorso, io ho mancato di insistere, come di dovere, sulla iniziale affermazione robusta che, mentre si annunzia quale tèma melodico, serpeggia poi per tutto il sermone come una vivificante presenza dello Spirito di verità, così che la mente ne resta sostenuta, e germina nel cuore il desiderio di lasciarsi prendere dalla Madonna Assunta. • Ecco l'avvio al discorso: « Si aprì nel cielo il tempio cli Dio, e apparve l'arca della sua alleanza nel suo tempio ». Su questo testo dell'Apocalisse S. Lorenzo costruisce: « L'arca dell'alleanza che Giovanni vide nel tempio del cielo è la Santissima Vergine Maria, arca della Divintà, nella quale abitò Dio corporalmente». Come per tre volte - commenta il Santo - l'arca fu trasportata da un luogo ad un altro, e il tripudio del popolo e dei re esplose in glorificazioni ognor più marcate; così Maria per tre successivi passaggi arrivò alla ineffabile gloria cli questo giorno. Il passaggio della morte. S . Lorenzo la afferma in termini chiari, benchè preferisca insistere sulle modalità che la accompagnarono. Per far questo non si abbandona (e non è suo costume) a supposizioni di fantasia pit1 o meno capace. Prende dei testi, innervati di ragioni di convenienza, e ne fa una mirabile e suadente applicazione. Si leggano queste espressioni: « La Vergine non subì alcun giudizio alla sua morte, e nessuna condanna, perchè mai aveva contratto alcun debito, o commesso il minimo peccato. Piena com'era di grazia, poteva dire col suo Figliolo: Viene il il principe di questo mondo che nulla ha in me, perchè è detto cli lei: Sei tutta bella, amica mia, e in te non c'è macchia ». Il passaggio della risurrezione. Per Maria è tutta una festa di luce. Amman– tata di sole, giacchè nella risurrezione i giusti splenderanno come l'astro del giorno, ha la luna, cioè la Chiesa, sotto i piedi, Signora e Regina com'è dei Santi, e le fanno diadema dodici stelle che stanno ad indicare gli Angeli che la servono come loro Imperatrice. « Io penso - afferma il Santo ( ed è una pennellata da squisito francescano) - che oggi gli Angeli e i Santi abbiano offerto a Dio sacrifici senza numero, per aver Egli voluto arricchire e onorare il Paradiso di un tale tesoro. Come il sole abbellisce il cielo, così Maria decora il Paradiso con la sua presenza ». Il passaggio alla gloria suprema dell'Assunzione. Non solo Maria fu portata in cielo, ma in anima e corpo fu assunta al posto più nobile di quel regno, « presso 12. Il taumaturgo. ( RAND! , Forlì, Chiesa dei Cappuccini) 56 *

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