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Al volume « SERMONES DE TEMPORE » - che è l'ultimo, il 15.o, per ora, di « Opera omnia» di S. Lorenzo da Brindisi - si trovano aggiunti due OPUSCOLI : il primo « DE REBUS AUSTRIAE ET BOIHEMIAE », il secondo « DE NUMERIS AMOROSIS ». Secondo un nostro criterio personale, questi due OPUSCOLI, di pic– cola mole, li abbiamo collocati in serie distinte, per ragione del contenuto: quarta col titolo di « AUTOCRONACA » e quinta sotto il titolo di MISTICO-SIMBOLICA. L'opuscolo « DE REBUS ... » è un breve commentario delle «cose» di Austria e di Boemia, vissute da S. Lorenzo. Scritto da lui in lingua italiana, per ordine ciel Procuratore dell'Ordine elci Cappuccini, nel luglio 1612 ( quindi una delle ultime opere ciel Santo Dottore contenute in « Opera omnia») documenta, con obiettività soffusa da modestia, l'azione eia lui svolta nel campo diplomatico e militare. E' cli notevole importanza storica. L'opuscolo « DE NUMERIS ... » fu composto in latino, tradotto in greco e nuovamente in latino. Nell'edizione vien pubblicato il testo latino con a fronte il testo greco. Sembra che il titolo dello scritto sia convenzionale. In codici si trova anche il seguene: DE SACRIS MYSTICIS NUMERIS IN S . SCRIPTURA OCCUR– RENTIBUS DISQUISITIO », che offre il significato del contenuto e l'intento del– l'Autore: una « Disquisizione » o ricerca dottrinale, esposizione scientifica, intorno ai Numeri , considerati in senso mistico, allegorico e simbolico, che si riscontrano nella S. Seri ttura. AMEDEO nA VARAZZE 54 *

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