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dissertazione con la seguente. Lo studio di S . Lorenzo è concepito con criteri ori– ginali e si sviluppa mediante un corredo straordinario di erudizione. Egli adduce oltre un centinaio di autori e più di duecento opere, esclusi i Padri, fra le quali alcune rarissime e altre ora perdute. Queste dissertazioni o dispute dottissime, che confutano trionfalmente la falsa costruzione dell'eresia luterana ed espongono e difendono la verità del Cattolicesimo, avrebbero recato un contributo notevolis– simo nelle accese dispute dell'epoca del Santo, se fossero state pubblicate tempe– stivamente; non mancano tuttavia di grande interesse a illuminare la cultura e Io zelo del Santo Scrittore. * ,.,,.,,., EXPLANATIO IN GENESIM (1 voi. pagg. XXVI - 596: in latino e in ebraico): Commentario esegetico dei primi undici capitoli della «Genesi». E' pro– babilmente un lavoro giovanile di S. Lorenzo: sembra infatti composto quando egli era sui 25-31 anni. Era anch'esso destinato alla pubblicazione. L'opera è incompleta e in parte mutila. L'Autore tende alla ricerca del senso letterale dei passi presi in esame, attraverso un rigoroso metodo filosofico. Esprime non poche sentenze indipendenti dalla tradizione e presenta interpretazioni personali. Sono evidenti nel- 1'« Explanatio » vasta informazione esegetica talmudica e patristica antica e più recente; sicura e straordinaria conoscenza delle lingue e delle letterature ebraica, calclaica o aramaica e greca. ,.,,.,,., QUADRAGESIMALE PRIMUM - SECUNDUM - TERTIUM - QUARTUM (rispettivamente: 1 voi. pagg. XXIV - 585; 3 voi. pagg. VII - 605; pagg. IV - 492; pagg. XIII - 541; 1 voi. pagg. XIV - 780; 1 voi. pagg. XIII - 714): Omelie per il tempo di Quaresima. I quattro « Quaresimali » son pubblicati in sei distinti volumi e con– tengono complessivamente pagine LXXV - 3717. Composti in lingua latina. Tutte le opere « oratorie » di S. Lorenzo da Brindisi sono scritte in latino, ad eccezione di nove in italiano ( cfr. qui sotto « Domenicalia »). Le prediche eran tuttavia elette dal Santo in vernacolo, cioè nella lingua nativa della gente che formava il suo uditorio. * Riteniamo opportuno soffermarci brevemente sull'arte oratoria del Santo. Questi concetti son valevoli per tutte le opere di predicazione da lui composte. Scorrendo i molti e vari suoi scritti, si scorge un argomentare robusto e ur– gente, un'eccezionale erudizione, un caldo amore della verità. L'Oratore anche quando flagella i vizi non si diparte mai dalla via della carità evangelica; lo zelo per la gloria di Dio e la salute delle anime assume talvolta, particolarmente nella polemica, un tono irruente, ma moderato. Si rileva nella sua oratoria vivezza, spon– taneità, senza sforzo e artificio; stile elegante, ma sobrio. Egli non ricorre a citazioni o allusioni di autori profani e di antichi classici per ostentazione cli dottrina, ma come di passaggio e per conferma della propria tesi. Anima e vita della sua elo– quenza sono i testi della S. Scrittura, che adduce con somma precisione e profondo rispetto. 52 *
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