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viamente, non tutto quello che scrisse ci è noto. Tuttavia I suoi scritti che posse– diamo costituiscono già un patrimonio cli scienza e cli cultura. * Ci stupisce il fatto che S. Lorenzo, nonostante i lunghi e difficoltosi viaggi, le molteplici incombenze cli responsabilità in materia cli governo e cli diplomazia, abbia trovato il tempo per riflettere in profondità su problemi teologici e su que– stioni filosofiche; abbia potuto scrivere con chiarezza cli stile e padronanza di dottrina, senza aver frequentato scuole universitarie. Eppure scrisse di teologia, di filosofia , cli sacra Scrittura, cli questioni diplomatiche da persona competente, che, oltre a riportare il pensiero genuino del magistero della Chiesa, dà il proprio contributo nella perspicuità d'indagine e in efficacia divulgativa. Si è concordi nel dire che S . Lorenzo non è teologo speculativo, l'insegnante di cattedra, nè l'erudito che lavora per i posteri, appartato nel suo studio. Non lo fu, perchè non lo poteva essere. Questo atteggiamento sarebbe stato in contrasto alla sua indole inclinata all'agire e alla immediata comunicazione ciel suo pensiero rivolto alla predicazione. Chi legge con cura gli scritti predicabili cli S . Lorenzo da Brindisi vi nota la competenza del maestro e il fervore dell'apostolo, impegnati l'uno e l'altro a comunicare alla parola cli Dio - raccolta dalla Bibbia e viYificata dalla convin– zione - la massima efficacia persuasiva. Se deve predicare ai fedeli - siano i goliardi universitari di Pavia, i portuali di Genova, le dame cli Roma, i cattolici perseguitati di Boemb - la sua eloquenza mostra i vizi da evitare, le virt11 da pre– dicare. Le verità fondamentali del Cristianesimo: giudizio di Dio, Grazia santifican– te, frequenza ai Sacramenti, Redenzione operata da Gesù Cristo, grandezza della Madonna, Mediatrice e Immacolata, vincolo cli ubbidienza alla Chiesa Cattolica, sono illustrate in varietà cli toni e cli argomenti. * Per incarico dei Pontefici Gregorio XIII e Clemente VIII , tenne lezioni di esegesi biblica agli Ebrei residenti a Roma. Fu questa un'altra occasione per di– mostrare lo zelo dell'apostolo unito ad ammirevole cultura nella letteratura ebraica e aramaica. All'età tra i 25 e 31 anni il giovane Lorenzo da Brindisi aveva già dato prova di notevole scienza biblica, componendo la « Explanatio in Genesim », eru– dito commento ai primi w1clici capitoli del Genesi. L'apostolato svolto nelle regioni infestate dall'eresia di Martin Lutero rese S. Lorenzo un controversista cli prim'ordine. Egli lottò con l'arte della diplomazia - non viziata dal macchiavellismo - caldeggiando la Lega dei prìncipi cattolici della Germania contro l'Unione dei prìncipi protestanti; soprattutto con una predicazione accalorata e con gli scritti. Da una disputa pubblica avuta a Praga con il teologo luterano Policarpo Leiser ebbero origine i tre volumi intitolati « Lutheranismi hypotyposis » ( ossia, ritratto del Luteranesimo); componendoli san Lorenzo intese offrire un manuale 26 *

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