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Al suo passaggio si verificano fatti fuori dell'ordinario, riportati dai biografi in narrazioni drammatiche, che culminano nell'apoteosi delle virtù, dei meriti, delle opere benefiche di lui e ne accrescono la fama. Egli si trova, per consapevole senti– mento di umiltà, sottoposto a continui sforzi volitivi allo scopo di restare inalte– rabile dinanzi alle incessanti manifestazioni di glorificazione della sua persona o cli riferirle a Dio. Questi commoventi trionfi in Italia e in altre nazioni europee, nei paesi cat– tolici e anche protestanti della Germania, dell'Austria, della Boemia e altrove, sono alternati, in quest'ultimi, da atti di opposizione e, talvolta, di violenza, che, in non poche occasioni, mettono in pericolo la sua vita. Misteriosi gesti della Provvidenza intervengono tuttavia al momento opportuno, e il Santo rimane sempre miracolo– samente illeso. * Impressionanti avventure coloriscono il suo apostolato fra gli ebrei e gli eretici. Se a Roma S. Lorenzo da Brindisi riesce a superare le ostilità preconcette degli ebrei , che illumina nella religione cattolica per incarico ciel Papa, e a mutarle gradualmente sino a raggiungere un insperato successo; in mezzo ai protestanti del nord d'Europa incontra difficoltà molto ardue. I suoi pacati discorsi sono prima ascoltati con diffidenza, poi discussi e aspramente attaccati. Egli, secondo le con– tingenze, trasforma la predicazione da espositiva in polemica, così vivace e travol– gente da ridurre al silenzio o alla fuga gli avversari. L'ira dei luterani si trasforma in aperta reazione, che arriva a progetti di insidie e di vendetta. Un giorno mentre il Santo attraversa il fiume su un ponte nel centro della vecchia Praga, città non cattolica, una turba di eretici lo assale col proposito di gettarlo nella corrente; e, nella successiva notte, la plebaglia, sobillata dai capi luterani, dà l'assalto alla casa dove riposa. Egli si salva, e alla mattina seguente riprende imperterrito la discussione in pubblico, disturbata dalla folla, ma riporta piena vittoria. Queste e simili circostanze, non infrequenti, cli vigorosa opposizione all'apo– stolato di S. Lorenzo da Brindisi, rinfocolata da motivi o pretesti politici e religiosi e sostenuta da clero e autorità civili protestanti, lo costringono a usare una parti– colare tattica di prudenza, non tuttavia acquiescente, e di sfruttare tutta la sua acuta psicologia, senza limitare il suo sacro ministero della parola e senza frenarne l'impeto o sviarne le finalità. * Nel vasto quadro dell'apostolato di S. Lorenzo entrano, e ne offrono seducenti prospettive, le sue importanti e delicate missioni diplomatiche, politiche e militari. Còmpiti di grave responsabilità, considerati nel loro immediato svolgimento e in relazione alle eventuali conseguenze, gli sono affidati dai Sommi Pontefici Clemente VIII e Paolo V. E' invitato, e vi fissa la propria residenza, più o meno protrattasi nel tempo, nelle loro corti dall'imperatore di Germania Rodolfo II, dal duca di Baviera Massimiliano, da Filippo III re di Spagna, dal duca di Savoia Carlo Emanuele il Grande e da altre personalità di stato contemporanee, in Italia e all'estero. L'intervento del Santo nei complicati affari d'indole nazionale e inter- * 15

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