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Segue un elenco numerato di 16 Indulgenze e grazie spirituali che Sua San– tità concede « a qualonque Persona, che haverà alcuna delle sudete cose benedette», con indicazioni e calcoli relativi, come p. e.: « Sono in Roma ogni giorno quatordici Indulgenze plenarie, che si sanno, e sono in tutto l'anno cinque milla ciento dieci indulgenze Plenarie... ». L'elenco termina con la seguente dichiarazione: Sanctissimus Dominus noster concessit, ita tamen ut non imprimantur, et imagines domi privatim teneantur, et tam imagines quam Medalie (sic) sint Domini Nostri Jesu Christi, Beatissimae Virginis et Sanctorum. All'elenco è aggiunta la lista delle Indulgenze concesse da Gregorio (XV) ad istanza dei Priori della Canonizzazione dei SS. Ignazio, Francesco Saverio, Fi– lippo Neri, Isidoro e Teresa ( 1622). In calce: Indulgenze del P. Brindisi e delle Medaglie de 5 Santi. Significativa testimonianza Il 21 luglio 1614 S. Lorenzo era presente nel palazzo vescovile di Sarzana. Per l'occasione egli riceveva in clono dal Vescovo, S. Ecc. Mons. Giov. Battista Salvago, una reliquia insigne di un martire della Legione Tebea, che il Vescovo aveva portato con sè dalla Sua Legazione - come Nunzio - in Germania. Il Presule rilasciava il suo attestato di fede nel quale adopera espressioni alta– mente lusinghiere, che interessano in modo particolare la permanenza e il gover~o del Santo in Liguria. Dichiara il Vescovo di donare la reliquia « Fratri Laurent10 Brundusio ( !), Ordinis Capuccinorum in hac Provincia Provinciali meritissim_o ma– gistro amantissimo » e di darla « uti perpetuum apud omnes nostrae erga 1psum deditissimae voluntatis, ob insignaque eius apud nos merita». La reliquia fu destinata dal ~anto alla C~iesa de) Mo!1aster'? San_ta Mar_i': degli Angeli che egli ha fatto co~truire,_ col contributo dei s_u<;)J amn:i1raton ~ nob1h amici in Brindisi. L'autentica citata s1 consen 1 a nell'Arch1v10 Capitolare d1 detta città ~d è stata pubblicata recentemente da JURLARO R., S. Lorenza da Brindisi e la sua patria, in Miscellanea Franciscana, 59, 1959, p. 213. Pacificazione tra Domenicani e popolo di Taggia Dal « Libro delle memorie » del convento dei Cappuccini di Taggia ripren– diamo un fatto interessante S . Lorenzo da Brindisi : il suo intervento nel comporre un profondo dissidio tra Autorità civile e popolo tabiese e i Padri Domenicani. La redazione della cronaca non è coeva ai fatti; l'esplicito titolo di Beato dato al Santo di Brindisi ce la fa collocare dopo il 1783, anno cli detta beatificazione. L'anonimo cronista cappuccino però offre tutte le garanzie di essere fedele racco– glitore se non di precise notizie, di una ben nitida tradizione; i particolari che infiorano il racconto, pur indulgendo a qualche carica di tinte nelle personali rifles– sioni, ne garantiscono la genuinità. La causa del dissidio scoppiato acuto tra la Comunità di Taggia e quella dei Domenicani viene individuata dal cronista nell'aumento della gabella della carne, contro la quale i Frati avrebbero fatto le loro rimostranze. Come poteva succedere facilmente in quel secolo amante delle diatribe e soprattutto delle interferenze tra i due poteri, la controversia fu portata dai Padri davanti alla S . Congregazione dei Vescovi e Regolari in Roma. L'Università. di Taggia, vistasi « citata ad un tribu– nale fuori stato della Serenissima Repubblica di Genova contro gli antichi privilegi », andò sulle furie e, da canto suo, fece ricorso al Serenissimo Senato. Le decisioni prese furono assai drastiche: mandar via dal Convento tutti i Frati e, per questo, fu mandata una compagnia cli soldati e di sbirri con un capitano. Fatti uscire per forza e con strapazzi i Religiosi, si installarono essi nel convento per sei intere settimane « e non vi fu ingiuria o crudeltà che (i soldati) non usassero contro quegli innocenti e santi Religiosi ». 22. La « Benedizione» di S. Lorenzo da Brindisi. 108 *

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