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CONFLICTO ENTRE EL CARDENAL Y EL NUNCIO e l' esser daperf.utto circondati da Nemici, posero il Nunzio nella pi11 dura situazione per l' uso di facolta apostolicbe straordinarie per accorrere alle urgenze spirituali, e perche non tornasse altra volta a rivivere il par– tito Giansenistico che nella Sede Vacante dell'immortale Pio VI di felice memoria, ottenne per un Decreto, strappafo dalla buona fede di Cario IV di fare autorizzare i Vescovi, principalmente nelle Dispense matrimoniali, valendosi del 1vfinistro filosofo e nemico della Chiesa Dn. ~fariano Ur- .. qm¡o. Dispersa tutta la Real Famiglia, e rimasta la Nazione senza Capo, poté, a stento, riunire i suoi Diputati che fonnarono un Governo Supre– mo provisorio, con titolo di Giunta / / Centrale che governava a nome di Ferdinando SettÍmo, ed elesse in suo Presidente il Conte Florida Blan– ca, uomo istruito negli affari politici e interni della :tvfonarchia. Appena isfallata detta Giunta in Aranjuez el di 24 [sic] settembre dello stesso anno 1808 si porto il Nunzio immediatamente cola per trattare seriamente sull'irnportantissimo affare delle focolta apostoliche, e sopra– tutto sulle Dispense. Espose egli in una sua :tvfemoria al norninato Presi– dente, e a tutta la Giunta, che il Nunzio per ben due volte, e con rnolt.a anticipazione aveva dimandate a S. Santita tali facolta, e che n'ebbe ris– posta da! Sigr. C:mlle Consalvi allora Segretario di St~1to, che sua S:111- tita sta:a ~isposta a concederle, ma non vedeva si imminente il caso d'in– comurncaz1one. Oltre duncp1e si fotta presente volunta, aggiunse il Nunzio, che, co– me Legato a Lacere poteva esercitare dette facolta e di pii:1 manifesto esser– gli state da Sua Santita accordate a voce tutte le facolta concesse da Sorn– mi Pontefici a suoi Antecessori, ed in prova / / si riporto ad una lettera scritta dall'Emo. Carel. Boncompagni Segret.º di Stato di Pio VI in cui, a nome della Santita Sua gli concedeva le pii'1 ampie facolta per provve– dere ne' casi urgenti perche non si ritardasse il te1npo che da un Corriere all' altro sarebbe pasato per consultare, e avendo la risposta, con la sola condizione che desse quindi ragione a S. Santita dell'operato. Di tutto si presento copia per la maggior autent,icita. Quindi faceva palesi il Nunzio gl'inconvenienti e i mali, se, invece di essere in Lui riunite le facolta, fossero ritornate in iscena le facolta nati-ve de' Vescovi, e la mostruose dottrine Pistojesi, sarebbesi disciolta l'unita, e quanto si sarebbe fatto da' Vescovi, sarebbe stato nullo, come lo dichiaro l'attual Sommo Pon– tífice dopo il citato decreto di Urguijo, commettendo al Card. Casoni la revalidazione de' matrimoni contratti in virti'r di Dispense de' Vescovi. Rimasse pienamente convinto il Presidente e la Giunfa di si fatte ra-

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