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interpretazione ed edizione dei testi e documenti ecc.), poté frequentare gli archivi nazionali e le varie biblioteche parigine, ricche di materiale per la storia cappuccina. Nel convento di via Boissonade visse a diretto contatto con il corpo redazionale della rivista Etudes Franciscaines, nella quale pubblicò le sue prime recensioni 8• Poté inoltre giovarsi dei consigli del p. Gratien de Paris, guardiano del vicino convento di Versailles e ce– lebre storico del primo secolo francescano. Nel capitolo generale dei giorni 16-22 maggio 1932 era stato eletto ministro generale il p . Vigilio Dalla Zuanna da Valstagna. Informato dal generale uscente della presenza, a Parigi, del giovane studente castigliano, si affrettò a chiedergli informazioni sull'andamento dei suoi studi. Avu– tone un sommario rapporto con lettera del 6 giugno, in data 14 dello stesso mese scrisse al medesimo p . Melchiorre che, una volta terminato il corso, tornasse in provincia, « tenendo però presente - aggiungeva il padre generale - che i superiori generali si riservano il diritto di op– portunamente adoperare la P. V. per il fine a cui furono indirizzati i suoi studi ». La stessa clausola veniva comunicata al provinciale di Ca– stiglia. Appena un mese dopo, il 20 luglio, al p . Melchiorre, già a Madrid, fu spedita l'obbedienza di portarsi al Collegio di Assisi « ad peragendos ibi labores scientificos sub dependentia Adm. R. P. Superioris eiusdem Collegii ». Nella calda estate madrilena, il p. Melchiorre si dedicò a curare la stampa della versione spagnola - intrapresa già a Parigi come esercizio nella lingua francese - del prezioso opuscolo del p. Gratien de Paris sulla personalità e spiritualità di san Francesco (si veda in fondo la Biblio– grafia, n. 1) 9 • Questa primizia letteraria, oltre che un omaggio di grati– tudine al venerato maestro, suo amico e consigliere, fu per il p. Melchiorre un'immediata ed ottima preparazione spirituale per la sua andata ad Assisi e la dimora presso la tomba del Santo. Quindi il p. Melchiorre lasciò la Spagna, dove farà ritorno soltanto per brevi periodi di vacanze di studio - invero, non tutti gli anni - e per morirvi. Portava con sé, oltre il materiale raccolto nelle sue ricerche, la copia della corrispondenza spirituale della madre Sorazu, in vista di un'eventuale pubblicazione. E' cosi che ebbe inizio la sua lunga carriera di ricercatore e di scrittore, la quale avrà come scenari Assisi (8 anni) e Roma (42 anni). E due saranno pure le date di capitale importanza nel suo « curriculum vitae », cioè la nomina a presidente dell'Istituto Storico nel 1939 e quella di relatore generale della S. Congregazione dei Riti nel 1965. Noi dunque non faremo altro che seguire l'itinerario cronologico delle sue pubblicazioni, vere pietre miliari che segnano il lungo cammino • Etudes Franciscaines 44 (1932) 251s, 378-380, 623-625, 764s. • Titolo originale: Saint Fra11çois d'Assise. Sa personnalité, sa spiritualité. Nouvelle édition revue et augmentée. (Collection « Il Poverello », Ire série, 42). Paris-Gembloux 1928. Su quest'opera, successivamente tradotta in italiano (1929) , olandese (1931) e inglese (1957) si veda Etud. Frane. 42 (1930) 122-124; Arclz. Frane. Hist. 25 (1932) 289; CF 3 (1933) 439-441, 5 (1935) 159s. Si veda anche E. Pasztor, San Francesco e la • questione francescana • 11ei cappuccini Edouard d'Ale11ço11 et Gratie11 cle Paris, in CF 52 (1982) 296. 9

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