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L'impegno dimostrato nel suo officio di consultore e l'ottima qualità del lavoro svolto gli meritarono una promozione. Infatti, il 23 febbraio 1965, con biglietto della Segreteria di Stato firmato dal card. Amleto G. Cico– gnani, Paolo VI lo nominava relatore generale della sezione storica. La scelta fu salutata come nuovo onore per l'Ordine e per la Spagna. In data 25, il ministro generale p. Clementino da Vlissingen si premurò di scrivere al p. Melchiorre una lettera di auguri, in cui la nomina era vista come « un degno coronamento dell'intenso lavoro che la V. R. ha compiuto durante gli ultimi 25 anni a capo del nostro Istituto Storico » 55 • Da parte sua, l'ambasciatore di Spagna presso la S. Sede, don Antonio Garrigues, nella stessa data, comunicava al p. Melchiorre di voler cele– brare l'avvenuta nomina nella sede dell'Ambasciata e, allo stesso tempo, insignirlo con la Commenda di numero d'Isabella la Cattolica che, su presentazione di don Fernando Maria Castiella, allora ministro degli Affari Esteri, gli era stata conferita dal capo dello Stato il 16 dicembre dello scorso anno. Ciò avvenne 1'8 marzo seguente, nel corso d'un pranzo cui parteciparono una trentina d'invitati. Nelle brevi parole di ringrazia– mento, il p. Melchiorre riferi tutto alla maggior gloria di Dio, dell'Ordine e della Spagna 56_ Infatti, quanto a lui, la nomina a relatore generale significò unica– mente un pesante onere che faceva entrare la sua vita in una nuova tappa, che praticamente durerà sino alla morte e sarà non meno feconda della precedente a motivo delle tante pubblicazioni storiche ed agiografiche. Fu un degno successore di mons. Amato Pietro Frutaz (m. 1980), il quale, a sua volta, era stato preceduto dal francescano p. Ferdinando Antonelli (1935-1959), oggi cardinale della Santa Chiesa. La sezione storica della S. Congregazione dei Riti era stata creata da Pio XI nel 1930; nella ristrutturazione del 1967 fu denominata « Ufficio storico-agiografico», e conservò le sue mansioni originarie anche quando, nel 1969, la Congregazione dei Riti fu divisa in due dicasteri, uno dei quali la S. Congregazione per le Cause dei Santi di cui fa parte l'Ufficio storico-agiografico. Primo compito di detto Ufficio è quello di raccogliere e studiare la documentazione relativa alle cause « storiche», cioè quelle per le quali (sia che si tratti della vita, delle virtu, del martirio o del culto antico) mancano gli attestati di testimoni diretti , né vi sono documenti sicuri circa la loro testimonianza. Altro compito dell'Ufficio è quello di com– pletare la ricerca dei documenti e degli scritti attinenti alle cause non storiche, cioè risolvere questioni di carattere storico che impediscono il proseguimento di cause anche recenti e investigare sull'autenticità di scritti controversi. L'Ufficio storico-agiografico è quindi l'organo tecnico che vaglia l'attendibilià delle fonti, sulla fede delle quali viene ricostruita l'immagine storica oppure sono appurati il fatto del martirio o il culto tributato « ab immemorabili tempore » a un servo di Dio. 55 Bo/. Ofic. Casrilla 18 (1965) 10s. 56 Anal. O.F.M.Cap. 81 (1965) 71 ; Bo/. Ofic. cit. 17s. 29
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