BCCCAP00000000000000000000352

puccina. I due volumi furono presentati ufficialmente a p. Melchiorre dal ministro e dal definitorio generale in una festa intima della comunità dell'Ospizio generalizio, il giorno 15 novembre. Ben presto, l'eco di tale evento raggiunse la Spagna, che si senti ono– rata nel suo figlio lontano. Associandosi all'omaggio dell'Ordine e del mondo della scienza, il 16 dicembre il capo dello Stato spagnolo conferi al p. Melchiorre l'alta « Encomienda de numero de la Orden de Isabel la Catòlica », quale riconoscimento per l'attività scientifica e a testimonianza di gratitudine per il servizio e l'onore reso alla madre patria. Come appresso si dirà, la decorazione gli fu conferita solennemente, 1'8 mar– zo 1965, nella prestigiosa sede dell'Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. Per il p. Melchiorre, l'omaggio della Miscellanea non costitui un invito a riposarsi o ad allentare un poco la sua attività di ricercatore. Eppure, senza che i superiori dell'Ordine e gli ideatori dell'omaggio potessero prevederlo, a distanza di appena tre mesi, la Miscellanea rappresentò di fatto un congedo dal servizio che per 32 anni il p. Melchiorre aveva prestato nel campo della storiografia cappuccina. Infatti, il 23 febbraio 1965 ii Santo Padre lo nominava relatore generale della sezione III (cause storiche dei Santi) della S. Congregazione dei Riti. La Chiesa lo chia– mava al suo diretto servizio, un senrizio praticamente incompatibile con la sua carica di presidente dell'Istituto Storico. In seguito alla detta nomina, dapprima nello stesso mese di febbraio e quindi di nuovo in giugno, chiese al padre generale di essere esonerato dalla direzione del– l'Istituto. La richiesta fu accolta il 19 novembre, allorché il definitorio generale provvide alla nomina di un nuovo presidente. L'atto fu reso noto il 25, lo stesso giorno in cui l'Ospizio generalizio veniva eretto in convento regolare col titolo di S. Fedele da Sigmaringen « in Urbe» 53 • A distanza di pochi giorni, il 6 dicembre, la comunità composta da 35 reli– giosi accordava al p. Melchiorre la sua fiducia con l'eleggerlo secondo discreto conventuale. Il p . Melchiorre continuò ad essere socio effettivo dell'Istituto, svol– gendo in esso il lavoro quotidiano entro i limiti consentitigli dai suoi impegni nella Congregazione dei Riti. Ma tre anni dopo, il 22 novembre 1968, rassegnò le sue dimissioni, che il ministro generale accolse il giorno 30 dello stesso mese. Il motivo va ricercato nella difficoltà di seguire l'Isti– tuto nella nuova sede sul Grande Raccordo Anulare (distante una quindi– cina di chilometri dal centro urbano), dove era stato trasferito nel mese di agosto. Egli stesso, peraltro, memore dell'angustia dei locali dell'Isti– tuto dapprima in via Sicilia e quindi, dal 1953, in via Boncompagni, allorquando, essendo ancora presidente, gli erano stati presentati i piani della nuova sede, si era premurato di suggerire che essa fosse comoda e funzionale, come conveniva a un centro di ricerca. Ma il suo congedo dall'Istituto non fu un addio alle ricerche storiche cappuccine, che con– tinuerà fino alla vigilia della morte, come si può verificare scorrendo la sua bibliografia posteriore al 1968. 53 Anal. O.F.M.Cap. 81 (1965) 307-309. 27

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz