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anche la sua opera per eccellenza, c10e la storia generale dell'Ordine cappuccino, in quattro grossi volumi. Con essa, finalmente, si realizzava un'antica e costante aspirazione, quasi un voto impossibile, di cui si era fatto promotore già il p. Bernardo Christen d 'Andermatt, il ministro generale restauratore dell'Ordine (1884-1908), allorché, in data 15 dicembre 1904, chiedeva ai superiori delle province, come mesi prima aveva solle– citato i superiori delle missioni, di adoperarsi affinché frati competenti ne scrivessero la storia, in vista della compilazione d'una storia generale dell'Ordine, che egli si augurava fosse pronta per il 1928, IV centenario della riforma cappuccina 23 • Il materiale storico raccolto e pubblicato in seguito all'appello del padre generale, e anche prima, era copioso, anche se di valore diverso. Fin dall'inizio della pubblicazione degli Analecta Ordinis (1884-85), in quasi ogni fascicolo erano apparsi numerosi documenti inediti, nelle rubriche Monumenta antiqua e Fragmenta seraphica. Da parte sua, il p. Edoardo d'Alençon aveva pubblicato, a puntate, sugli Analecta, dal 1913 al 1920, una storia critica degli inizi della riforma cappuccina (1525-1541), in due monografie ancora oggi fondamentali 24 • Ed anche le varie province ave– vano dato alla luce saggi della propria storia, biografie, r epertori biblio– grafici, necrologi. Materiale storico di buona qualità era apparso in riviste specializzate dell'Ordine, quali Etudes Franciscaines (1899), Estudios Fran– ciscanos (1907) ed altre ancora piu recenti 25 • Ma, purtroppo, si era giunti al 1928 senza che si compisse il voto del p. Andermatt, piu volte fatto proprio dai suoi successori Pacifico da Seggiano e Venanzio da Lisle-en– Rigault 26 • Nell'anno del centenario, oltre il pregevole Liber memorialis n, apparve l'opera del p. Cuthbert, The Capuchins, un ottimo saggio piu che una storia critica vera e propria, limitato al solo primo secolo del– l'Ordine visto nel contesto della Controriforma 28, 21 Anal. O.F.M.Cap. 20 (1904) 106-109, 21 (1905) 15s. Vi faceva seguito una guida criteriologico-pratica per i fu turi storiografi: ibid. 53-57, 120-123, 177-181, 210-215, 313-317, 332-337. 24 Trib11latio11es Ordinis Fratrw11 Minorw11 Capuccinorr1111 primis annis po11tificat11s Pa11/i IlI, Roma 1914; De primordiis Ordinis Fratrrmz Mi11oru111 Cap11ccinorum, ivi 1921. I due studi, pubblicati in pochi estratti dello stesso scomodo formato degli Ana/ecta, ben meritavano un'edizione tipograficamente più degna. Sul p. Edoardo storico di S. Fran– cesco ed editore, tra l'altro, delle leggende di Tommaso da Celano, si veda E. Pasztor, art. cii. 269-284. 25 S. Gieben, L'lzistoriographie capucine, aujourd'lmi et demain, in CF 48 (1978) 435-449; La storiografia capp11ccina, oggi e do111m1i, in 450° de/l'Ordine capp11cci110. Le origini della riforma cappuccina. Atti del congresso di studi storici, Camerino 18-21 set– tembre 1978, Ancona 1979, 321-340. 26 Anal. O.F.M.Cap. 28 (1912) 330; 36 (1920) 62s, 176. " Liber memorialis Ordinis Fratrwn Minorwn S. Francisci Cap11ccinorwn q11arto jam pieno saeculo ab Ordine condito ([528-1928), editus jussu ministri generalis R.mi P. Mel– chioris a Benisa, Roma 1928. Il volume (XX-431 pp. , tavv.), supplemento al 44 (1928) degli Analecta, accoglie tra l'altro IO lavori firmati da specialisti dell'Ordine. " Father Cuthbert, Tlze Cap11c/1ins. A contributio11 to che lzistory o/ t11e Counter– Reformation, London, Sheed and Ward , [1928], due volumi di progressive 476 pagine. Per le successive traduzioni nelle varie lingue e le relative recensioni si veda J. Cygan, art. cii. 324s, n. 29, 32 e 34. 17

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