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Il 22 marzo 1939 moriva, a 73 anni di età, il presidente p. Cuthbert da Brighton, il frate inglese che qualcuno ha definito un romantico del francescanesimo e il « paziente idealista » della creazione del Collegio degli scrittori cappuccini 16 • Chiudeva la sua esistenza terrena con la gioia di aver visto avviata la pubblicazione, da lui tanto desiderata, delle fonti storiche cappuccine. Era prevedibile che il suo successore sarebbe stato il p. Melchiorre, anche se allora era uno dei piu giovani tra i nove soci del Collegio. Infatti, il 25 marzo il definitorio generale lo nominava pre– sidente della Casa-collegio di Assisi, e il 28 ne firmava il decreto il mini– stro generale p. Donato da Welle. Con lettera del 30 marzo, indirizzata allo stesso padre generale, mentre accettava l'inattesa nomina, il p. Mel– chiorre protestava con tutta umiltà: « La prego di voler assistermi sempre con le sue ambite indicazioni, con i suoi paterni consigli ed anche, occorrendo, con i castighi. Da parte mia procurerò soddisfare come meglio possa ai nuovi obblighi a cui la santa obbedienza mi ha chiamato, confidandomi tutto nell'aiuto di Dio, della Vergine Santissima, del S. P. S. Francesco e della V. P. Rev.ma ». La carica di presidente comportava tutti gli oneri ed impegni, anche di carattere pratico, propri di un superiore locale cappuccino. Crediamo che al nuovo presidente venisse suggerito di adoperarsi di predisporre le cose in vista del trasferimento del Collegio S. Lorenzo a Roma, ritenuto ormai necessario per facilitare e rendere piu efficiente la ricerca scientifica, anche se ciò avrebbe comportato la rinuncia alla quiete propria dell'ambiente assisano, a motivi di ordine sentimentale e persino al vantaggio spirituale di vivere presso la tomba di san Francesco. La scelta di Assisi come sede del Collegio, era stata decisa d'autorità dal definitorio generale che voleva una presenza qualificata dell'Ordine nella città del santo Fondatore. L'apposita commissione che nel mese di giugno del 1929 era stata incaricata di studiare il progetto dell'erigenda Collegio S. Lorenzo aveva avanzato non poche riserve a proposito della detta scelta, ma furono messe a tacere da una imposizione del padre generale 17 • La scelta, però, con il passar del tempo si era rivelata infelice, perché privava il Collegio di un accesso facile e diretto ad archivi, biblioteche ed altri strumenti di ricerca, dei quali Assisi non disponeva. Il p. Melchiorre era stato il primo a pagare di persona, a motivo di quelle carenze, come dimostrano i ripetuti viaggi di studio a Roma, sede, tra l'altro, dell'Archi– vio generale e della ricca Biblioteca Centrale dell'Ordine, specializzata nella raccolta di scrittori cappuccini. D'altra parte, lo scoppio della se– conda guerra mondiale nel settembre 1939 e la susseguente partenza di alcuni soci del Collegio per le rispettive nazioni consigliavano il trasfe– rimento del Collegio in luogo piu sicuro: in seguito Roma sarà dichiarata città aperta. 16 Sul p. Cuthbert, cf. la nota necrologica in CF 9 (1939) 316-320; J. R. H. Moorman, Fatlzer Cut/zbert, a great Franciscan sc/zolar, in CF 52 (1982) 299-315; J. Cygan, Fratris Cutliberti de Brigl!ton scripta francisca11a in l11cem edita, ibid. 317-344. 17 Frédégand Callaey, art. cit. 517-521; Isidoro de Villapadierna, I cinquant'a1111i del• l'Istituto cit. 11-14. 13
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