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- L'altro fatto storico che volevo ricordare e il se– guente. 11 celebre francescano Iacopone da Todi (t 1306c.), testimone ed erede immediato del patrimonio spirituale di Francesco, nelle sue famose «Laude» dice che Francesco, volendo conquistare il mondo degii eretici, esclama: « Far– ne voglio enquisizione, a destruger tua mascione: mette– raiolo en prescione chi ne trovero toccato » (Faro inquisi– zione e mettero in prigione quanti eretici trovero) 151 • E' difficile pensare che Francesco la pensasse cosl. - e questo e un segno in piu 1 della sua straordinaria « originalita » profetica. Ma, soprattutto, la frase di Iacopone da Todi e il segno di una mentalita, probabilissimamente gia comune nella Chiesa, incapace di capire lo stile evangelico dell'« ec– clesialita » di Francesco. Ci troviamo in un momento - an– cora nello stesso secolo di Francesco ! -, spiritualmente incomprensibile, benché assai eloquente, in cui la gerar– chia ecclesiastica, proprio per la difesa della fede, aveva « condizionato e compromesso » uno dei tratti piu belli del carisma profetico di Francesco: il momento in cui parec– chi frati minori avevano accettato gia dalla Santa Sede e dei vescovi impegni inquisitoriali, collaborando con i dome– nicani al « sacro compito » di restaurare la Chiesa e di assi– curare la fede condannando eretici 152 • Segni dei tempi e lezioni della storia ! Segni e lezioni che sono un richiamo per tutti noi - riflettendo sul significato della nostra « presenza profe- 151 Lauda LXII: 2041. 152 Cfr. Mariano D'Alatri, Eretici e inquisitori. Studi e Docu– menti, I : IZ duecento, Le., p. 127 ss. 95

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