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profeta - perché cristiano autentico - della vera civilta dell'amore. Vale la pena ricordare, senza ingenui trionfali– smi, per cio che ha, ancora, di sana provocazione per noi, la nota frase di Ernesto Renan: « Dobbiamo ammettere che, dopo Gesu, Francesco e stato l'unico cristiano perfetto. La sua vera originalita e stata !di aver avuto il coraggio di esserlo, mosso da una fede e da un amore senza limiti » 136• - Un aspetto molto importante del profetismo di Francesco , restauratore della IChiesa, e quello del suo atteg– giamento caratteristico nei confronti dell'eresia. Lo accenno soltanto. Francesco ha conosciuto, da vicino, alcuni dei piu importanti movimenti eretici del medioevo: catari e valdesi, soprattutto. Estremamente sensibile all'ortodossia, all'« es– sere cattolico » e sottomesso sempre alla santa romana Chiesa, risulta interessante constatare il fatto seguente: nella sua predicazione e nei suoi scritti non 1si scaglia in maniera diretta ed esplicita contro gli errori che pullu– lavano allora, alle volte promossi 1da gruppi evangelici e pauperistici che avevano parecchie somiglianze con la fra– ternita minoritica iniziata da lui. Francesco preferisce la pastorale positiva, l'affermazio– ne diretta delle verita cattoliche, senza cadere nella pole– mica e condanna esplicita . Oggi sappiamo bene che ci sono chiare intenzioni antieretiche nei suoi scritti. 11 « Cantico delle creature », per esempio, ha una particolare importanza 136 Cit. da N.G.M. Van Doornik, Francesco d'Assisi, profeta per il nostro tempo. Trad. Luisa van Wassenaer Crocini. Cittadella Edi– trice. Assisi 1974, p. 57. 85

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