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taneita e di amore, infonde rispetto; anche se dovranno passare parecchi secoli per essere compreso ... Giustamente oggi, la Chiesa del Concilio Vaticano II ha dato piena ra– gione a Francesco, « il novello pazzo » del medioevo, che « contesto » silenziosamente le tesi ufficiali della Cristianita. « Nella vita del popolo di Dio, di quando in quando si e avuto un comportamento meno conforme allo spirito evan– gelico, anzi contrario ... Se, nel decorso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, il Sacrosanto Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e ad esercitare sinceramente la mutua comprensione » 13 4. La storia, senza dimenticarla, deve essere maestra della vita. Nel caso presente, la storia, soprattutto per noi, deve essere una splendida lezione sullo straordinario e originale profetismo di Francesco. « La vera statura di un uomo non si misura secando le dimensioni delle generazioni che lo seguono, quand'ormai tutti pensano come lui, ma secando i criteri del tempo in cui e vissuto, quando egli pensa diver– samente da tutti gli altri » 135 • II profetismo di Francesco e giusto, Francesco ha ra– gione: l'uomo non e ne un lebbroso da fuggire ne un musul– mana da ammazzare. L'uomo, chiunque sia, e, semplice– mente, questo: un uomo, un fratello . E cos'i., con la sua grandezza e con la sua miseria, lo ha amato Francesco, 134 Dignitatis humanae 12. Nostra aetate 3. Cfr. Francisco Iglesias, OFMCap., El hombre de hoy en el pensamiento actual de la Iglesia: Una lectura del Concilio Vaticano JI en clave franciscana, in « Verdad y Vida» t. 38, n. 149-150 (1980) 170ss. 13s Olivier Rousseau, O.S.B., Profetismo ed ecumenismo (6/Il card. Mercier), in « Concilium » Armo V, fase . 7 (1968) 124 (1328). 84

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