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cora piu sicuro ... » m_ Francesco ha sentito parlare - un fatto che, forse, ha contemplato luí stesso - del Legato Papale che, seguito dai chierici, portava la Croce e la Santa Landa dinanzi all'armata cristiana, o dei monaci-soldati (i fratelli Templari) che in guerra avanzavano « non turbu– lenti aut impetuosi » ma in ordine, silenziosi e recitando preghiere ... 128 • Che cosa ha fatto Francesco in mezzo a questo clima di sentimenti bellicosi ed offensivi, che si ritenevano au– tentico clamore profetico e volonta di Dio? Rispondere con la propria vita - « plus exemplo quam verbo » - mediante il gesto impressionante di un profetismo di altro segno ... Francesco non contesta direttamente, esplicitamente, nella predicazione o negli scritti, l'atteggiamento uffi.ciale della Chiesa e della Cristianita del medioevo. Francesco legge, con semplicita e sul serio, il Vangelo e crede alle parole di Gesu: « Amate i vostri nemici, fate ·del bene a coloro che vi adiano» 129 • Francesco non capisce l'intolleranza e l'ag– gressivita travisando - anche se a nome della fede - il precetto centrale del Vangelo. Francesco, che aveva sognato da giovane con l'ideale della cavalleria, non riesce ad accet- m S. Bernardo, De laude novae militiae ad milites Templi, in P.L. 182, c. 111, col. 924s, c. I, col. 921s. Idem ..., Epistola I, in P.L. 182, col. 78s. Giulio Basetti-Sani, O.F.M., La Chiesa in crisi alla fine del sec. XII e inizio del sec. XIII, in « Concilium », Le., p. 28 ss. 128 Cfr . San Bernardo, De laude novae militiae ad milites Tem– pli, in P.L. 182, c. IV, col. 926s. H. De Curzon, La regle du Temple. Paris 1886. 129 Le 6,27ss; Mt 5,44ss. Cfr. Rnb 22: 56; Rb 10:104. Ammon. 9: 158. Lettera ai fedeli: 196. 81

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