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Chiesa in modo vago e ambiguo. Francesco sapeva, dopo– tutto, che, sotto il comune denominatore di vita consacrata, ci sono possibili identita concrete differenti. Oggi diciamo pure che, dentro il comune profetismo della vita religiosa, ci sono modalita profetiche diverse. Francesco voleva, giu– stamente, garantire con assoluta sicurezza la sua personale vocazione; e cosi salvava, per la Chiesa e per noi, il suo peculiare profetismo di uomo radicalmente evangelico. Ecco la « novita essenziale » del profeta Francesco e, quindi, la sacra eredita di famiglia per tutti noi. Sappiamo che perfino « molti frati colti e dotti » ritenevano impossi– bile - gia nei primi giorni - l' « utopia evangelica » di Francesco. Tuttavia, lui, difendendo la sua vocazione, riaf– fermo solennemente « il nuovo » della sua forma di vita: « 11 Signare mi ha rivelato che io dovevo essere come un novello pazzo nel mondo » 115 • La prima sfida, anche per noi, e questa: tradurre esi– stenzialmente il Vangelo come« i.l pazzo » Francesco o come i frati colti e dotti che si recarono dal cardinale :di Ostia chiedendo accomodazioni, d'accordo con la prudenza del- 1'« antico », per evitare l'esigenze della « novita » france– scana. Le parole « utopia » e « pazzia » sono parole. I fatti pero sono fatti. E, a livello dei fatti, penso che sia una provvidenziale sfida per noi mettere, per esempio, la nostra vita a confronto di questa autorevole affermazione a propo– sito delle Missionarie della Carita della Madre Teresa di Calcutta: « Forse non vi e alcun istituto religioso, oggi, che segua il Vangelo in modo piu rigoroso e piu letterale, se- 115 Leggenda perugina 114:1673. Specchio di perfezione 68: 1761. 73
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