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Dio, noi benediciamo e facciamo del bene e lodiamo il Si– gnore che e benedetto nei secoli » 101 • A questo proposito, concludo ricordando un episodio che illumina perfettamente l' « originalita » profetica di Francesco. I predicatori valdesi, e pure i domenicani, de– nunciavano i vizi pubblicamente, ispirati ai criteri e allo stile dei profeti classici dell'Antico Testamento. Per loro si trattava del metodo pastorale ovvio, giacché lo aveva voluto espressamente il Signore. Percio si poggiavano, fra l'altro, su quel detto di Ezechiele: « Se non lo avverti e non parli perché il malvaggio desista dalla sua condotta perversa ..., della sua morte io domandero conto a te » 102 • Certo giorno un frate dell'Ordine dei predicatori, uomo spi– rituale e dottore in sacra teología, interrogo Francesco su questo detto di Ezechiele. « lo intendo cosi questa frase, rispose Francesco: il servo di Dio <leve avere in se stesso tale ardore di santita di vita , da rimproverare tutti gli empi con la luce dell'esempio e l'eloquenza della sua condotta. Cosi, lo splendore della sua vita ed il buon odore della sua fama, renderanno manifesta a tutti la loro iniquita » 103 • Ecco, a confronto con i metodi forti, oralmente duri e critici, del profetismo bíblico classico, il Francesco, che traduce in altri termini la Parola di Dio, il profeta del Van– gelo, della « Dives in misericordia », dell' amore fraterno, 101 Rm 12,21. Rnb 17:49. 102 Ez 3,18-21. Cfr . Lazaro Iriarte, OFMCap., Presencia peni– tencial y profética del Hermano Menor, in AA.VV ., Francescanesi – mo e prof ezia, a cura di E. Covi, l.c. p. 569s. 103 2 Cel. 103:690. Cfr. Leggenda dei tre compagni 36: 1440. 66

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