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no dei fratelli bisognosi : Tuttavia, ,e vero che, proprio per questo, c'e un'area - l'area dei poveri - che offre un'at– tratt~va speciale. Senza pero cadere in facili semplificazioni o unilateralita. La scelta dei poveri, come ambiente e luogo sociale, non e in Francesco una scelta propriamente di classe, esclusiva o partitica, per cos1 d.ire; e un'opzione evangelica, cioe un impegno eminentemente cristiano. Fran– cesco non diventa, scegliendo la poverta, un uomo di parte, ma un uomo del Vangelo. Stmmenti dell'amore di Dio, Padre di tutti, e. dell'azione salvifica di Gesu, dovremo ap– punto sottolineare il nostro carisma di pionieri della fra– tellanza universale, specialmente con « i piu bisognosi », qualunque essi siano, di preferenza con i bisogni spiritual– mente, che sono i piu poveri. A partire dalla scelta di minorita, di poverta, di sem– plicita, col cuore completamente libero, Francesco, senza discriminazioni di nessun genere, si avvicina fraternamente a tutti. 11problema sta nel metodo di avvicinamento, nella « pastorale » richiesta avvicinando i poveri o i ricchi, e nel fatto, in fin dei conti, di non dimenticare che « il momento centrale della conversione di Francesco non e stato quello pauperistico, ma quello dell'amore, della pieta e misericor– dia, della comprensione ... Baciando il lebbroso Francesco da il salto nella sicurezza dell'ai:nore cristiano» 76 • 76 Raoul Manselli, S. Francesco d'Assisi. Biblioteca di cultura/182. Bulzoni Editore . Roma 1980, p. 44s. Idem ..., Nos qui cum eo fuimus. Contributo alla questione francescana. Bibliotheca Seraphico-capuc– cina cura Instituti Historici Ord. Fr. Min. Capuccinorum/28 Isti– tuto Storico dei Cappuccini. Roma 1980,p. 269. Idem ..., La spiritualita 54
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