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d) Un segno di autenticita, rilevante soprattutto nel profetismo classico, e « la chiamata divenuta evidenza in– terna e l'obbligazione, spesso contraria alla propria dispo– sizione ed alle proprie capacita, imposta come peso e come necessita, a parlare ed agire in nome di Dio » 56 • e) Un altro criterio e che « il falso profeta ha sempre una risposta per tutto, mentre il profeta per vocazione a volte rimane muto perché egli non puo disporre liberamente della Parola di Dio, ma <leve attendere l'ora della Rivela– zione » 57 • « Relativita » ,del profetismo E' bello essere un vero profeta, ma a patto di non es– sere - soltanto - un profeta. Gesu non e venuto per abo– lire la Legge o i Profeti, ma per completarli e superarli 58 • Cioe, Gesu e venuto per dare compimento all'intera rivela– zione anticotestamentaria mettendo in rilievo lo spirito, il cuore della sua Legge - che e il precetto dell'amore - e, quindi, anche il primato del dono supremo della carita nei confronti dello stesso carisma profetico. Nei confronti della 56 Heinrich Fries, La revelación, I.c., p. 249. 57 N. Füglister, Profeta, in « Dizionario teologico ». Trad. G. Riva, 2ª ediz., Roma 1968, p. 725 ss. 58 Cfr. Mt 5,17; Rm 10,4, C. Spicq, O. P., Théologie morale du Nouveau Testament. Études Bibliques. Tome II . J. Gabalda e Cie. Éditeurs. Paris 1965, p. 481-548. Günther Schiwy, Introduzione al Nuovo Testamento. Commento, Materiale e Documenti storici. Vol. I: Matteo-Marco. Trad. Dino Merli e Fortunato Frezza. Citta Nuova Editrice. Roma 1971, p. 105ss. 42
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