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del nuovo Popolo di Dio. « lo effondero il mio Spirito sopra ogni persona ..., sui miei servi e sulle mie serve ..., ed essi profeteranno » 39 • Questo profetismo, generalizzato nei singoli credenti e nell'intera comunita cristiana, comporta una rile– vante differenza nei confronti dell'attivita profetica nell'area dell'antica alleanza. E' stato il Concilio Vaticano II a mettere in rilievo, come mai era accaduto prima, questa tesi dell'ecclesiologia recu– perando pienamente i dati della chiesa apostolica. « 11 po– polo santo di Dio partecipa pure alla funzione profetica di Cristo, quando gli rende testimonianza, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carita, e quando offre a Dio un sacrificio di lode ... Cristo, il grande profeta, che con la testimonianza della sua vita e con la virtu della sua parola ha proclamato il regno del Padre, adempie la sua funzione profetica fino alla piena manifestazione della sua gloria, non solo per mezzo della gerarchia, la quale insegna in nome e con il potere di lui, ma anche per mezzo dei laici, che percio costituisce suoi testimoni e li provvede del senso della fede e della grazia della parola (Cfr. Atti 2, 17-18; Apoc. 19,10), perché la forza del Vangelo risplenda nella vita quotidiana, familiare ,e sociale » 40 • 39 At 2,17 ss. Cfr. Gv 14,16s 26; 15,26s; 16,13ss. Lumen gentium 12; 30; 31; 35; Presbyterorum Ordinis 2; Apostolicam actuositatem 1 ss; 10; Ad gentes 15. Bruno Maggioni, La vita delle prime comunita cri– stiane. Riflessioni bibliche pastorali, l.c., p. 74 ss. Bertulf van Leeuwen, O.F.M., La partecipazione comune del popolo di Dio all'ufticio pro– f etico di Cristo, l.c., p. 471s. Gérard Philips, La Chiesa e il suo mis tero nel Concilio Vaticano JI. Storia, testo e commento della Costituzione « Lumen gentium ». Editoriale Jaca Book. Milano 1982, p. 366. 40 Lumen gentium 12; 35; 31. Cfr. Presbyterorum Ordinis 2; Aposto- 33

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