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Questo tipo di vocazione profetica porta, da un punto di vista formale, per cos1 dire, ad adoperare un genere let– terario pungente, alle volte perfino drammatico e cruda– mente realistico; e, da un punto di vista esistenziale, a fare dei profeti personaggi irritanti, scomodi, incompresi e per– seguitati. Si capisce, quindi, « perché furono tutti isolati e quasi sempre messi a tacere » 30 • Questo stile forte e violento dei profeti classici del– l'Antico Testamento ha avuto una particolare simpatía spe– cialmente presso certi cristiani e in alcuni periodi della storia della Chiesa; firio al punto di assolutizzarlo ritenen– dolo elemento specifico di ogni profetismo autentico. Certo, lo Spirito, che anima i veri profeti, tende a fare « nuove tutte le cose», a purificare, a promuovere cambiamenti verso la fedelta, in chiave di fede, a Dio e all'uomo. Ma non sempre con la stessa strategia, con lo stesso linguaggio, con lo stesso atteggiamento, con gli stessi gesti, con lo stesso stile ... Ba– sta dare uno sguardo a tutta la Bibbia e a tanti santi (pa– recchi di loro veri profeti e riformatori) della storia della Chiesa. Lo Spirito soffia dove, quando e come vuole, senza bisogno di limitarsi a un tipo standard di profetismo: quel– lo di certi personaggi investiti della missione di scagliarsi contra tutto proclamando, in maniera esplicita e diretta, il giudizio di Dio sulle deficienze della societa e della Chiesa e promovendo, a costo di qualsiasi urto, riforme radicali. 30 Bruno Maggioni, I profeti d'lsraele, l.c., p. 7. Cfr. Yves Congar, Vera e falsa riforma nella Chies a, l.c., 154ss . 28

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