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92 N. 183 1. San Francesco ebbe sommamente a cuore aderire fedelmente al magistero della Chiesa, quale custode della Parola di Dio, trasmessa nella Scrittura e nella Tradi-­‐‑ zione, e della vita evangelica. 2. Per conservare integra questa eredità spirituale, nutriamo una devozione partico-­‐‑ lare alla santa madre Chiesa. 3. Viviamo, quindi, in piena consonanza con la Chiesa: nel pensiero, nelle parole e nell’azione, ed evitiamo con diligenza le teorie false o pericolose. 4. Animati da un senso di attiva e consapevole responsabilità, prestiamo il religioso ossequio della volontà e dell’intelletto al Romano Pontefice, maestro supremo del-­‐‑ la Chiesa universale, e ai Vescovi, i quali, come testimoni della fede, assieme al Sommo Pontefice insegnano al popolo di Dio. 5. I ministri, all’inizio dell’ufficio ricevuto, come anche gli altri frati, secondo quanto stabilito dal diritto, emettano la professione di fede. N. 184 1. Corrispondendo alla vocazione divina, con la quale tutti i giorni Dio ci chiede di prender parte a realizzare il suo progetto di salvezza, ricordiamo quanto in forza della professione siamo legati a Cristo davanti al popolo di Dio. 2. Preoccupiamoci dunque di camminare degnamente e di distinguerci sempre più nella vocazione alla quale siamo stati chiamati, memori che Dio non revoca mai i suoi doni e quindi nemmeno quello della vocazione. Non ci mancherà la sua gra-­‐‑ zia per superare le difficoltà in questa via stretta che conduce alla vita. 3. Dedicandoci assiduamente al nostro rinnovamento, perseveriamo con cuore lieto nell’impegno della nostra vita. Consapevoli della fragilità umana, avanziamo sulla via della conversione con tutta la Chiesa, che è sempre rinnovata dallo Spirito San-­‐‑ to. *** *** *** N. 185 1. Il nostro Ordine è retto dal diritto universale della Chiesa, dalla Regola di san Francesco, confermata da Papa Onorio III, e dalle Costituzioni approvate dalla Santa Sede. 2. In forza della nostra professione, siamo tenuti ad osservare la Regola con semplici-­‐‑ tà e fede cattolica, secondo queste Costituzioni, le uniche che hanno forza giuridica in tutto l’Ordine. 3. La interpretazione autentica della Regola è riservata alla Santa Sede, la quale di-­‐‑ chiara abrogate, quanto al loro valore precettivo, le anteriori dichiarazioni pontifi-­‐‑

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