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77 2. Perciò i frati siano pronti ad amministrare i sacramenti, sia in ragione del loro uffi-­‐‑ cio sia perché invitati dal clero, affinché, con la celebrazione dei misteri, i fedeli vengano aiutati a nutrire, irrobustire ed esprimere la loro fede. 3. Prepariamoci diligentemente a dispensare i misteri di Dio, desiderosi di imitare ciò che celebriamo e di conformare la nostra vita al mistero della Croce del Signo-­‐‑ re. Alimentiamo nei fedeli una vita cristiana centrata sull’Eucaristia, attingendo noi stessi a questa medesima fonte la carità pastorale che ci spinge a donarci per il bene del prossimo. N. 152 1. I frati sacerdoti, nello spirito di Cristo buon pastore, annuncino la misericordia di Dio. Siano fedeli dispensatori del perdono dei peccati, che Dio offre nel sacramen-­‐‑ to della riconciliazione, e volentieri si prestino ad ascoltare le confessioni dei fede-­‐‑ li; tanto più che questo ministero si addice particolarmente a noi frati minori e spesso ci rende prossimi delle persone che più sperimentano la miseria del pecca-­‐‑ to. 2. In loro risplenda lo zelo della santità di Dio e la sua misericordia, il rispetto della dignità della persona umana, la carità, la pazienza e la prudenza. 3. I confessori si preoccupino di progredire continuamente nella scienza pastorale e nel retto esercizio del loro ministero. N. 153 1. Sull’esempio di san Francesco e secondo la tradizione costante dell’Ordine, assu-­‐‑ miamo volentieri l’assistenza spirituale, ma anche corporale, dei malati e dei soffe-­‐‑ renti. 2. Così, seguendo Cristo che percorreva le città e i villaggi curando ogni malattia e ogni infermità, come segno della venuta del Regno di Dio, compiamo la missione della Chiesa che per mezzo dei suoi figli è solidale con gli uomini di ogni condi-­‐‑ zione, soprattutto con i poveri e gli afflitti, e volentieri si prodiga per essi. 3. I ministri e i guardiani favoriscano questo ministero, che è una luminosa e valida opera di carità e di apostolato. N. 154 1. Secondo l’indole e la tradizione del nostro Ordine, i frati siano disponibili a dare aiuto pastorale al clero della Chiesa particolare nelle parrocchie. 2. I ministri, considerando le urgenti necessità dei fedeli, con il consenso del loro Consiglio, accettino con prudenza anche la cura parrocchiale in spirito di servizio alla Chiesa particolare. 3. Affinché assumendo questo ministero si conservi la conformità alla nostra voca-­‐‑ zione, ordinariamente si preferiscano quelle parrocchie dove più facilmente pos-­‐‑ siamo dare testimonianza di minorità e possiamo condurre un genere di vita e di

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