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75 N. 148 1. Con animo pronto esercitiamo qualunque genere di apostolato, anche di iniziativa personale, secondo l’ispirazione del Signore. Le varie attività apostoliche siano promosse e coordinate come espressione di tutta la fraternità e siano svolte sotto l’obbedienza dell’autorità competente. 2. Salvo il diritto del Sommo Pontefice di disporre del servizio dell’Ordine per il be-­‐‑ ne della Chiesa universale, l’esercizio di qualunque attività apostolica è sottoposto all’autorità del Vescovo diocesano, dal quale i frati ricevono le facoltà necessarie, dopo che sono stati approvati dai loro ministri. Questi poi, per quanto possibile e nel rispetto del nostro carisma, acconsentano volentieri quando i Vescovi ci invita-­‐‑ no a servire il popolo di Dio e a collaborare per la salvezza degli uomini. 3. È compito del Capitolo provinciale adattare l’attività apostolica alle esigenze dei tempi, rispettando la nostra identità francescano-­‐‑cappuccina. Spetta poi al mini-­‐‑ stro provinciale, col consenso del suo Consiglio, coordinare le energie apostoliche nella provincia. 4. Il guardiano, dopo aver consultato il Capitolo locale nei casi di maggiore impor-­‐‑ tanza, distribuisca gli impegni, tenendo conto delle condizioni dei singoli frati e prestando attenzione alle necessità della Chiesa locale e alle direttive pastorali del-­‐‑ la gerarchia ecclesiastica. 5. Per il bene della Chiesa e secondo le necessità, le circoscrizioni collaborino volen-­‐‑ tieri tra di loro in opere e iniziative apostoliche, da sviluppare con sapiente proget-­‐‑ tualità. Sostenuti dal senso della comunione ecclesiale, cooperiamo fraternamente anche con gli altri istituti di vita consacrata, soprattutto francescani. N. 149 1. Abituiamoci a leggere i segni dei tempi, nei quali con gli occhi della fede scopria-­‐‑ mo il disegno di Dio, affinché le iniziative apostoliche corrispondano alle esigenze della evangelizzazione e alle necessità degli uomini. 2. Promuoviamo le consuete opere di apostolato, come le missioni popolari, gli eser-­‐‑ cizi spirituali, la confessione sacramentale dei fedeli, la cura spirituale delle reli-­‐‑ giose, specialmente francescane, l’assistenza agli infermi e ai carcerati, le opere di educazione e di promozione sociale. 3. Intraprendendo anche forme nuove di apostolato, dedichiamoci con sollecitudine particolare a coloro che sono lontani dalla fede e dalla pratica religiosa, nonché a quanti, per la loro condizione di vita, mancano di cura pastorale ordinaria, come i giovani in crisi nella vita cristiana, i migranti, gli operai e le persone assillate da preoccupazioni economiche o discriminate e perseguitate per qualunque causa. 4. Testimoniamo la cultura della vita e adoperiamoci assiduamente affinché la vita umana, dal suo concepimento fino alla morte, sia sempre difesa e promossa. Ope-­‐‑ riamo a favore dell’infanzia e impegniamoci nell’educazione e nella formazione della gioventù, anche con la presenza nelle scuole e nelle realtà educative. Soste-­‐‑

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