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74 C APITOLO IX LA NOSTRA VITA APOSTOLICA N. 146 1. Il Figlio di Dio è stato mandato dal Padre nel mondo affinché, assunta la condizio-­‐‑ ne umana e consacrato con l’unzione dello Spirito, portasse il lieto annunzio ai poveri, guarisse i pentiti di cuore, annunziasse la liberazione ai prigionieri, resti-­‐‑ tuisse la vista ai ciechi e proclamasse la grazia del Signore. 2. Cristo ha stabilito che questa missione, con la forza dello Spirito Santo, continuas-­‐‑ se nella Chiesa, che la accoglie quale grazia e vocazione propria, espressione pro-­‐‑ fonda della sua identità. 3. Lo stesso Spirito ha suscitato san Francesco e la sua Fraternità apostolica affinché, seguendo l’esempio di Gesù e dei suoi primi discepoli, andassero per il mondo predicando la penitenza e la pace, cooperando così alla missione evangelizzatrice della Chiesa. 4. Perciò la nostra Fraternità, obbedendo allo Spirito del Signore e alla sua santa ope-­‐‑ razione, adempie nella Chiesa il debito di servizio verso tutti gli uomini, evange-­‐‑ lizzandoli con l’opera e con la parola. N. 147 1. Nell’attività apostolica esprimiamo le note caratteristiche del nostro carisma nelle forme più adatte alle condizioni dei tempi e dei luoghi. 2. Il primo apostolato del frate minore è vivere nel mondo la vita evangelica in veri-­‐‑ tà, semplicità e letizia. 3. E poiché la vita fraterna è peculiare partecipazione alla missione di Cristo, qualifi-­‐‑ chiamone l’efficacia apostolica con un’intima e ardente dedizione al Signore Gesù, rendendo sempre più autentiche le nostre relazioni fraterne e coinvolgendoci ge-­‐‑ nerosamente nella missione dell'ʹOrdine. 4. Trattiamo tutti con stima e rispetto e offriamo sempre disponibilità al dialogo. 5. Seguendo l’esempio di Cristo e di san Francesco, mentre preferiamo l’evangelizzazione dei poveri, non temiamo di proclamare la conversione, la veri-­‐‑ tà, la giustizia e la pace del Vangelo anche agli uomini che detengono il potere o reggono le sorti dei popoli. 6. Attendiamo volentieri a qualunque opera di ministero e attività apostolica, purché convengano alla nostra forma di vita e rispondano alle necessità della Chiesa. 7. Mossi dall’amore del Padre, che vede nel segreto, scegliamo consapevolmente la via della minorità e assumiamo con generosità anche compiti e servizi ritenuti vili o difficili, senza farcene alcun vanto. 8. Anzi, come discepoli di Cristo e figli di san Francesco, ricordiamoci che la vita apostolica richiede un animo disposto ad affrontare la croce e la persecuzione, fino al martirio, per la fede e per l’amore di Dio e del prossimo.

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