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6 N. 8 1. Il serafico Padre dettò il Testamento quando, poco prima di morire, ricevute le sa-­‐‑ cre stimmate e pieno di Spirito Santo, più ardentemente desiderava la nostra sal-­‐‑ vezza. 2. In esso Egli ricorda e ripropone la sua esperienza evangelica, manifesta la sua ul-­‐‑ tima volontà e ci consegna l’eredità preziosa del suo spirito. 3. Il Testamento ci è stato donato perché, ogni giorno, sempre meglio secondo l’interpretazione che ne fa la Chiesa, osserviamo la Regola che abbiamo professato. 4. Per questo, secondo la tradizione del nostro Ordine, noi accogliamo il Testamento come prima esposizione spirituale della Regola ed eminente ispirazione della no-­‐‑ stra vita. N. 9 1. Le Costituzioni hanno lo scopo di aiutarci, nelle mutevoli situazioni della vita, ad osservare la Regola nel modo migliore, a salvaguardare la nostra identità e a darne concreta espressione. 2. In esse troviamo un mezzo sicuro di rinnovamento spirituale in Cristo e un valido aiuto per portare a compimento la consacrazione della vita, che ogni frate ha offer-­‐‑ to totalmente a Dio. 3. Osserviamo queste Costituzioni, alle quali siamo obbligati in forza della nostra professione religiosa, non da servi ma come figli, aspirando ardentemente ad ama-­‐‑ re Dio sopra ogni cosa, prestando ascolto alla voce dello Spirito Santo che ci istrui-­‐‑ sce, impegnati per la gloria di Dio e per la salvezza del prossimo. 4. Dedichiamoci con amore allo studio personale e comunitario della Regola, del Te-­‐‑ stamento e delle Costituzioni per assimilarne lo spirito. 5. Procuriamo pure di conoscere e osservare anche tutte le altre norme del nostro di-­‐‑ ritto particolare. Articolo II La nostra vita nella Chiesa N. 10 1. La Chiesa, universale sacramento di salvezza, cioè segno e strumento dell'ʹintima unione con Dio e dell'ʹunità di tutto il genere umano, appare come il popolo di Dio peregrinante nel mondo. Questo popolo, costituito da Cristo in comunione di vita, di carità e di verità, viene arricchito dallo Spirito Santo di molteplici doni o cari-­‐‑

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