BCCAP000000000000019ELEC

57 N. 113 1. Con il dolore nel cuore per i nostri peccati e per quelli degli altri, e desiderosi di camminare in novità di vita, compiamo le opere di penitenza, adattandole comun-­‐‑ que alle diverse mentalità secondo i luoghi e i tempi. 2. Con amore e verità, cerchiamo di praticare la correzione fraterna insegnataci da Gesù. 3. Interroghiamoci alla luce del Vangelo, personalmente e in fraternità, soprattutto nel Capitolo locale, sul nostro stile di vita e sulle nostre scelte: siano sempre espressione di un cammino di conversione comunitaria. N. 114 1. Mediante il Sacramento della penitenza o della riconciliazione, per l’opera dello Spirito Santo, il quale è la remissione dei peccati, mentre sperimentiamo i benefici della morte e della risurrezione di Cristo, partecipiamo più intimamente all’Eucaristia e al mistero della Chiesa. 2. In questo sacramento non solo i singoli frati, ma anche la comunità dei frati è puri-­‐‑ ficata e risanata per ristabilire l’unione con il Salvatore e insieme la riconciliazione con la Chiesa. 3. Purificati e rinnovati dai sacramenti della Chiesa, veniamo anche rafforzati nell’impegno di fedeltà alla nostra forma di vita. 4. Perciò teniamo in grandissima stima il Sacramento della riconciliazione e approfit-­‐‑ tiamone frequentemente. Riconciliati con Dio, impegniamoci a diffondere il suo amore tra di noi, attraverso il perdono reciproco e promuovendo la riconciliazione fraterna. 5. Stimiamo grandemente anche l’esame di coscienza quotidiano e l’accompagnamento spirituale, per poter rispondere alle mozioni dello Spirito con generosità e orientarci decisamente verso la santità. 6. Consapevoli della dimensione sociale della conversione, cerchiamo di praticare anche la celebrazione comunitaria della Penitenza sia nelle nostre fraternità che con il popolo di Dio. 7. I ministri e i guardiani abbiano sollecita cura che i frati siano fedeli alla vita sacra-­‐‑ mentale e usufruiscano dell’accompagnamento spirituale. N. 115 1. La facoltà di ricevere la confessione sacramentale dei frati viene conferita, oltre che dall’Ordinario del luogo, dal proprio Ordinario. Per casi singoli e ad modum actus può essere conferita dal guardiano. 2. Qualunque sacerdote dell’Ordine, cui è stata conferita la facoltà dal proprio Ordi-­‐‑ nario, può ricevere la confessione dei frati in qualunque parte del mondo. 3. I frati possono confessarsi liberamente da qualunque sacerdote, cui è stata conferi-­‐‑ ta la facoltà da qualunque Ordinario.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz