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53 N. 106 1. San Francesco, per divina ispirazione, comprese di essere stato inviato a riformare gli uomini in novità di vita. 2. Suscitando, quindi, una nuova forma di vita evangelica, Egli, pur non essendo più del mondo, rimase tuttavia nel mondo e volle che anche la sua Fraternità vivesse ed operasse tra gli uomini, per testimoniare con l’opera e la parola il lieto messag-‐‑ gio della conversione evangelica. 3. Perciò anche noi, resi partecipi della sua missione, viviamo in mezzo al mondo come fermento evangelico, in modo che gli uomini, vedendo la nostra vita fraterna conformata allo spirito delle beatitudini, riconoscano che il Regno di Dio è già co-‐‑ minciato in mezzo a loro. 4. Saremo così presenti nel mondo per servire il Dio vivente, e, nella carità, nell’umiltà e nella letizia francescana saremo operatori di pace e di bene per il progresso del mondo e della Chiesa. N. 107 1. Secondo lo spirito di san Francesco, annunziamo la pace e la salvezza non solo con le parole, ma propaghiamole anche con iniziative ispirate dalla carità fraterna. 2. Mossi da questo spirito, sforziamoci di indurre con stile evangelico ad una convi-‐‑ venza pacifica e stabile coloro che sono divisi dall’odio, dall’invidia, dai contrasti ideologici, dalle differenze di classe, di razza, di religione e di nazionalità. 3. Promuoviamo il rispetto della dignità e dei diritti delle persone, soprattutto dei poveri e degli emarginati. 4. Collaboriamo quindi alacremente con le iniziative e organizzazioni nazionali e in-‐‑ ternazionali, che lavorano rettamente per l’unità del genere umano, per la giustizia universale e per la pace. N. 108 1. Confidando soprattutto nella provvidenza del Padre, camminiamo nel mondo con speranza e letizia francescana in modo da rafforzare la fiducia dei nostri contem-‐‑ poranei. 2. Liberati dalle vane preoccupazioni del tempo presente e come collaboratori della divina Provvidenza, sentiamoci in dovere di venire in aiuto con la nostra azione alle necessità dei poveri e, specialmente in tempo di calamità pubbliche, mettiamo a disposizione di tutti i bisognosi i servizi e i beni della fraternità. 3. Sull’esempio di san Francesco, che ebbe una grande compassione verso i poveri, e anche degli iniziatori della Fraternità Cappuccina, che prestarono assistenza agli appestati, viviamo accanto ai fratelli bisognosi, specialmente i malati, protesi con tutto il cuore ad offrire loro un servizio fraterno.
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