BCCAP000000000000019ELEC

43 2. Perciò ciascuno di noi faccia fruttificare i talenti ricevuti da Dio e, secondo la con-­‐‑ dizione d'ʹetà e di salute, spenda senza riserve e gioiosamente le proprie forze per il bene della fraternità e per la solidarietà verso i poveri con i quali dobbiamo con-­‐‑ dividere volentieri il frutto del nostro lavoro. 3. Il lavoro dei singoli frati sia espressione di tutta la fraternità e ne manifesti la co-­‐‑ munione di intenti. Pertanto, i frati assumano e svolgano le attività dopo un ade-­‐‑ guato discernimento comunitario e con la benedizione dell’obbedienza, affinché il lavoro venga sempre espletato come mandato della fraternità. 4. I frati non si approprino del loro lavoro, ma vi si dedichino con apertura ai bisogni della fraternità locale, della circoscrizione e dell’Ordine, e siano sempre disponibili all'ʹitineranza. N. 80 1. Guardiamoci dal fissare nel lavoro il fine supremo o dal porre in esso un affetto disordinato, affinché non si spenga in noi lo spirito di orazione e di devozione, al quale tutte le altre cose devono servire. 2. Evitiamo, dunque, l'ʹeccessiva attività, che compromette l'ʹunione con Dio, disorien-­‐‑ ta la nostra persona, ostacola la vita fraterna e impedisce la formazione permanen-­‐‑ te. 3. Parimenti, come san Francesco, consideriamo attentamente il monito dell'ʹAposto-­‐‑ lo: “chi non vuole lavorare neppure mangi”. Evitiamo pertanto la pigrizia che ap-­‐‑ profitta del lavoro degli altri, produce tiepidezza nella vita spirituale e ci rende oziosi nel campo di Dio. 4. Rivolgiamo, quindi, con amore tutte le nostre intenzioni e le nostre forze a Dio, e nella celebrazione eucaristica, unendoci al sacrificio di Cristo, offriamo al Padre la fatica e il frutto del nostro lavoro quotidiano. N. 81 1. Varie sono le attività che, in maniera diversa, secondo le attitudini di ognuno e i doni particolari di Dio, si addicono a ciascuno di noi. 2. Assumiamo i servizi e i ministeri nella misura in cui corrispondono alla vita della nostra Fraternità o lo richieda la necessità della Chiesa e della società. 3. A noi si addicono soprattutto le attività che più chiaramente manifestano la pover-­‐‑ tà, l'ʹumiltà e la fraternità; non reputiamo infatti alcun lavoro meno dignitoso o di minor valore rispetto agli altri. 4. Per rendere più fruttuosa per noi e per gli altri la grazia del lavoro, procuriamo, nella varietà delle attività, di conservare l'ʹindole comunitaria, pronti ad aiutarci re-­‐‑ ciprocamente lavorando insieme, e progredendo così anche nella conversione del cuore. 5. E teniamo sempre in mente la nostra vocazione apostolica, affinché per mezzo di ogni nostra attività diamo agli uomini testimonianza di Cristo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz