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35 4. Non appropriamoci dei doni di natura e di grazia come se ci venissero dati solo per noi stessi, ma sforziamoci di metterli completamente a disposizione del popo-‐‑ lo di Dio. 5. Usiamo dei beni temporali con gratitudine, condividiamoli con i bisognosi e nello stesso tempo offriamo la testimonianza del retto uso delle cose agli uomini che le desiderano con avidità. 6. Annunceremo veramente ai poveri che Dio è con loro nella misura in cui saremo disponibili verso di loro e realmente partecipi della loro condizione. N. 62 1. Perché la nostra povertà individuale e comunitaria sia autentica, deve essere ma-‐‑ nifestazione della povertà interiore, e perciò tale da non avere bisogno di alcuna interpretazione. 2. La povertà esige un tenore di vita sobrio e semplice. Perciò sforziamoci di ridurre al minimo le nostre esigenze materiali per vivere solo del necessario, ripudiando decisamente ogni mentalità e pratica consumistica. 3. L’austerità ci rende più aperti ai valori dello spirito, ci preserva da tutto ciò che snerva il nostro rapporto con Dio e con i fratelli e ci apre alla solidarietà. 4. La minorità esige di non cercare per noi forme di prestigio, di potere, di dominio sociale, politico o ecclesiastico; scegliamo piuttosto di essere servi e soggetti ad ogni umana creatura, accettando la precarietà e la vulnerabilità della nostra condi-‐‑ zione di frati minori. 5. Abbracciamo, dunque, tutte le esigenze del vivere senza nulla di proprio, consa-‐‑ pevoli che, senza la minorità, la povertà non ha senso e diventa orgoglio, e altret-‐‑ tanto coscienti che, senza la povertà, la minorità è falsa. N. 63 1. Viviamo in consapevole solidarietà con gli innumerevoli poveri del mondo e con la nostra attività apostolica induciamo il popolo, specialmente i cristiani, ad opere di giustizia e di carità per promuovere il bene comune. 2. Sono da lodare i frati che in particolari situazioni dell'ʹambiente, vivendo con i po-‐‑ veri e partecipando alle loro condizioni e aspirazioni, li spingono al progresso so-‐‑ ciale e culturale e alla speranza dei beni eterni. 3. Sia chiaro, tuttavia, che l’opzione preferenziale per i poveri ci interpella come fra-‐‑ ternità ed esige concrete attuazioni comunitarie, frutto di scelte condivise. N. 64 1. Pratichiamo la vita comune e condividiamo volentieri tra noi le cose date ai singo-‐‑ li.
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