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24 Articolo VII La formazione permanente N. 41 1. Memori di San Francesco e della sua esortazione: “Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nessun profitto!”, tutti noi dob-­‐‑ biamo essere consapevoli dell’esigenza di una continua formazione . 2. La formazione permanente è il processo di rinnovamento personale e comunitario e di coerente aggiornamento delle strutture e delle attività, per renderci idonei a vivere sempre la nostra vocazione secondo il Vangelo nella concreta realtà di ogni giorno. 3. La formazione permanente riguarda in modo unitario tutta la persona. Essa però ha un duplice aspetto: la conversione spirituale mediante un continuo ritorno alle fonti della vita cristiana e allo spirito primigenio dell’Ordine, da realizzare in for-­‐‑ me adatte ai tempi e alle culture; e il rinnovamento culturale e professionale attra-­‐‑ verso un adattamento, per così dire, tecnico alle condizioni dei tempi. Tutto questo favorisce una maggiore fedeltà creativa alla nostra vocazione. N. 42 1. La formazione permanente è destinata a tutti i frati, poiché essa non è altro che un continuo sviluppo della nostra vocazione. Quindi, senza alcun dubbio e al di sopra di tutto, è dovere e diritto dei singoli frati dedicarsi alla cura della propria forma-­‐‑ zione permanente. 2. Tutti i ministri e i guardiani considerino un dovere ordinario primario del loro servizio pastorale promuovere la formazione permanente dei frati loro affidati. 3. In particolare, gli stessi ministri e gli altri formatori abbiano cura di far maturare in coloro che vengono ammessi all’Ordine la convinzione di dover attendere per tut-­‐‑ ta la vita alla propria formazione, perché nessun frate, conclusa la formazione ini-­‐‑ ziale, può ritenersi pienamente preparato per tutta la vita. N. 43 1. L’Ordine abbia strumenti formativi rispondenti al nostro carisma e li metta a di-­‐‑ sposizione di tutti i frati. 2. Nelle singole circoscrizioni si emanino norme particolari riguardanti la formazione permanente, secondo la diversità dei luoghi e le condizioni delle persone e dei tempi. 3. Il programma sia organico, dinamico e completo: abbracci tutta la vita religiosa al-­‐‑ la luce del Vangelo e dello spirito di fraternità. 4. La vita fraterna quotidiana favorisce molto la formazione permanente. E in verità, la prima scuola di formazione è l’esperienza quotidiana della vita religiosa con il suo normale ritmo di preghiera, di riflessione, di convivenza fraterna e di lavoro.

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