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23 4. Gli studi, illuminati e vivificati dalla carità di Cristo, siano del tutto consoni all’indole della nostra vita. 5. I frati, perciò, nell’attendere agli studi, coltivino la mente e il cuore così che, se-­‐‑ condo l’intenzione di san Francesco, progrediscano nella vocazione; infatti la for-­‐‑ mazione a qualsiasi genere di lavoro è parte integrante della nostra vita religiosa. N. 39 1. Nel nostro Ordine apostolico, la sollecitudine pastorale pervada tutta intera la formazione, affinché tutti i frati, ciascuno secondo la propria capacità, possano an-­‐‑ nunciare, come discepoli e profeti del nostro Signore Gesù Cristo, con l’opera e con la parola, il Regno di Dio, tenendo conto delle necessità pastorali delle regioni e del compito missionario ed ecumenico della Chiesa. 2. La formazione nelle discipline filosofiche e teologiche, trasmessa specialmente se-­‐‑ condo la dottrina francescana, converga concordemente alla progressiva apertura delle menti verso il mistero di Cristo . 3. Tale formazione si faccia nei centri di studio dell’Ordine, provinciali o interpro-­‐‑ vinciali. Quando ciò non è possibile, per le situazioni di una regione o di una pro-­‐‑ vincia o per altre particolari esigenze, i frati frequentino altri centri di studio. Si preferisca, quando è possibile, la collaborazione con Istituti Francescani e ci si preoccupi di assicurare una adeguata formazione francescano-­‐‑cappuccina. 4. I frati che sono chiamati agli ordini sacri devono essere formati secondo le norme date dalla Chiesa, tenuto presente il carattere della nostra Fraternità. Per ricevere gli ordini sacri si richiede il consenso del ministro provinciale e del suo Consiglio. N. 40 1. I formatori siano consapevoli che i frati formandi sono gli autori principali della formazione da acquisire, la cui prima responsabilità incombe su di essi, in fiducio-­‐‑ sa collaborazione con i formatori. 2. I frati incaricati dell’insegnamento offrano innanzitutto la testimonianza della vita e promuovano tra loro e con gli alunni una profonda comunione di pensiero e di azione. Nell’insegnamento e nei colloqui con gli alunni adottino un metodo attivo che consenta ai frati in formazione di acquisire una cultura viva e coerente . 3. Preparino ed espongano le lezioni con diligente cura, seguendo la guida del magi-­‐‑ stero della Chiesa; siano attenti al progresso delle loro discipline e vi adeguino le loro lezioni. 4. Si raccomanda, infine, che impegnino le loro energie nella ricerca, composizione e pubblicazione di opere scientifiche, specialmente di argomento francescano. A tal fine, ad essi e agli altri frati, possono essere di aiuto gli Istituti Francescani pro-­‐‑ mossi dall’Ordine.

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