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22 4. Riguardo al passaggio ad un altro istituto di vita consacrata o ad una società di vi-­‐‑ ta apostolica, all’uscita dall’Ordine e alla dimissione del frate dopo la professione sia temporanea che perpetua, si osservino i prescritti del diritto universale della Chiesa. Articolo VI La formazione al lavoro e al ministero N. 37 1. Chiamati alla vita evangelica nella comune consacrazione religiosa, tutti noi, a imi-­‐‑ tazione di san Francesco e seguendo la tradizione cappuccina, siamo tenuti a esprimere l’apostolicità della nostra vocazione con la testimonianza della vita, in tutti i compiti che svolgiamo nell’obbedienza e nella comunione fraterna. 2. Perciò, memori dell’ammonizione di san Francesco nel Testamento: “Coloro che non sanno lavorare, imparino”, impegniamoci ad acquisire la preparazione ade-­‐‑ guata ad ogni servizio che ci viene richiesto. 3. Difficilmente infatti si può svolgere un’attività in modo conveniente senza una formazione specifica ed adeguata. 4. È compito dell’Ordine aiutare ogni frate a sviluppare la propria grazia di lavorare. Svolgendo il loro lavoro, infatti, i frati si sostengono vicendevolmente nella voca-­‐‑ zione e viene incrementata l’armonia della vita fraterna. 5. La formazione al lavoro e al ministero sia programmata in modo tale che i frati, secondo le proprie doti e la loro vocazione, siano adeguatamente formati per i compiti e gli uffici che dovranno svolgere. Perciò alcuni imparino i mestieri e le at-­‐‑ tività pratiche, gli altri si dedichino agli studi pastorali e scientifici, specialmente sacri. 6. Si abbia la massima cura a che la preparazione per il lavoro e l’apostolato si svi-­‐‑ luppi nel vero spirito di servizio, in coerenza con la consacrazione religiosa e sia armonizzata al cammino della iniziazione, assicurando il primato della vita frater-­‐‑ na. N. 38 1. Tutti i frati, servendo il Signore in minorità, si ricordino che sopra tutte le cose de-­‐‑ vono desiderare di avere lo Spirito del Signore e la sua santa operazione. 2. Perciò, mentre apprendono un’abilità manuale e una solida cultura, procurino di diventare santi e nello stesso tempo competenti nella particolare grazia del lavoro. 3. Si preparino alla vita apostolica in spirito di abnegazione e di disciplina, secondo le capacità del loro ingegno. In tal modo, con la formazione della propria persona e lo sviluppo della propria cultura, contribuiscono al bene comune dell’Ordine, della Chiesa e della società.

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