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13 2. È invece il ministro provinciale che riceve in nome della Chiesa e dell’Ordine i voti dei profitenti. Egli può delegare questa facoltà ad un altro frate dell’Ordine di voti perpetui . 3. Per l’inizio del noviziato e per la professione della nostra vita si osservino le nor-­‐‑ me liturgiche e le celebrazioni si svolgano in forma semplice e sobria. 4. La professione religiosa ordinariamente si emetta durante la celebrazione eucari-­‐‑ stica, usando la formula seguente, approvata dalla Santa Sede per il Primo Ordine Francescano e per il Terzo Ordine Regolare di san Francesco: “A lode e gloria della SS.ma Trinità. Io, fr. N.N., poiché il Signore mi ha ispirato di seguire più da vicino il Vangelo e le orme di nostro Signore Gesù Cristo, davanti ai fratelli qui presenti, nelle tue mani, fr. N.N., con fede salda e volontà decisa: faccio voto a Dio Padre santo e onnipotente di vivere per tutto il tempo della mia vita (o: per... ann...) in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità e insieme professo la vita e la Rego-­‐‑ la dei Frati Minori confermata da Papa Onorio promettendo di osservarla fedel-­‐‑ mente secondo le Costituzioni dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Pertanto mi affido con tutto il cuore a questa Fraternità perché, con l’efficace azione dello Spirito Santo, guidato dall’esempio di Maria Immacolata, per l’intercessione del nostro Padre Francesco e di tutti i santi, sostenuto dal vostro fraterno aiuto, possa tendere costantemente alla perfetta carità nel servizio di Dio, della Chiesa e degli uomini”. N. 22 1. La natura e il fine dei tre consigli evangelici, che promettiamo con voto nella pro-­‐‑ fessione, è di unirci a Cristo con il cuore reso libero dalla grazia, in una vita obbe-­‐‑ diente, senza nulla di proprio e casta per il Regno dei cieli, sull’esempio di san Francesco. 2. Il consiglio evangelico dell’obbedienza, promesso in spirito di fede e di amore nel-­‐‑ la sequela di Cristo obbediente fino alla morte, obbliga alla sottomissione della vo-­‐‑ lontà per Dio ai legittimi superiori “in tutte le cose che non sono contrarie alla co-­‐‑ scienza e alla Regola”, quando essi comandano secondo le nostre Costituzioni. 3. Il consiglio evangelico della povertà a imitazione di Cristo, il quale, essendo ricco si è fatto povero, oltre a una vita povera di fatto e di spirito, comporta la dipen-­‐‑ denza dai superiori e la limitazione nell’usare e nel disporre dei beni; richiede inoltre la rinunzia volontaria alla capacità di acquistare e possedere, da farsi prima della professione perpetua in una forma che, per quanto possibile, sia valida anche secondo il diritto civile. 4. Il consiglio evangelico della castità per il Regno dei cieli, che è segno del mondo futuro e fonte di più abbondante fecondità in un cuore indiviso, comporta l’obbligo della perfetta continenza nel celibato.

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